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Cronaca Faenza

La convivenza si trasforma in un incubo: costretta a subìre botte e minacce di morte

Il 48enne è in carcere per rapina, lesioni personali aggravate e minacce, quest'ultime estese anche nei confronti della madre della compagna

E' accusato di aver ripetutamente picchiato la compagna. Un 48enne è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Faenza in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare firmato dalla magistratura. L’uomo, già noto per reati inerenti le droghe e per quelli contro il patrimonio come furto e ricettazione, è stato colpito da una misura cautelare per avere ripetutamente maltrattato e minacciato di morte la convivente, una quarantaseienne originaria della provincia di Bologna.

In diversi episodi accaduti anche alla presenza di altre persone, l’uomo era solito colpirla con le mani, con calci, con la cintura dei pantaloni e con diversi oggetti e addirittura utilizzando un coltello da cucina che, in un’occasione è stato lanciato contro la donna andando per fortuna a colpire uno scatolone che si trovava alle spalle della vittima. In un’altra circostanza le ha strappato dalle mani il portafoglio e la borsa per impossessarsi del denaro contenuto. Per le continue percosse e minacce ricevute, la donna è stata costretta a fuggire dalla propria abitazione, dove la coppia conviveva da circa cinque anni.

Nella denuncia resa ai poliziotti del Commissariato la donna ha raccontato che all’inizio della loro relazione il compagno non era così violento, mentre invece negli ultimi due anni aveva iniziato a picchiarla e a maltrattarla ripetutamente, tanto che nell’ultimo periodo era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso in almeno quattro occasioni, dichiarando però ai medici che le lesioni erano da imputare a cause accidentali.

Gli investigatori hanno raccolto cospicue testimonianze e una serie di riscontri oggettivi a conferma di quanto raccontato in sede di denuncia. I numerosi episodi di violenza commessi nei confronti della donna e i numerosissimi precedenti penali e di Polizia dell’uomo, anche specifici, hanno portato la magistratura a considerare la pericolosità sociale dell’uomo e il rischio del ripetersi di quanto già accaduto. Il 48enne è in carcere per rapina, lesioni personali aggravate e minacce, quest’ultime estese anche nei confronti della madre della compagna. 

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