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Cronaca

"La darsena che vorrei", trentasei le proposte discusse

Circa 250 persone hanno partecipato al seminario open space del processo di progettazione partecipata della Darsena, che si è svolto sabato e domenica scorsi nella scuola Pasini di via Caorle

Circa 250 persone hanno partecipato al seminario open space del processo di progettazione partecipata della Darsena, che si è svolto sabato e domenica scorsi nella scuola Pasini di via Caorle. Obiettivo: sintetizzare le proposte da presentare all’Amministrazione Comunale per il POC Darsena di città, che verrà discusso nei prossimi mesi in Consiglio Comunale.

Tra i presenti, tanti residenti del quartiere, architetti, rappresentenati dell’associazionismo, alcuni imprenditori e proprietari che, in un clima di positiva collaborazione, hanno discusso le 36 proposte scaturite in meno di tre mesi. Il percorso infatti, iniziato in settembre, ha portato ad acquisire conoscenze e competenze sempre più qualificate attraverso i focus group, le passeggiate di quartiere, i workshop. Le proposte sono state scritte dagli stessi partecipanti e raccolte in un istant book (allegato), che è stato distribuito sabato a fine dell’incontro che insieme ad altro materiale prodotto, fungerà da canovaccio per la formulazione del definitivo Documento della Partecipazione, che verrà consegnato ufficialmente al Comune a metà dicembre.  

I lavori di domenica hanno visto dapprima i partecipanti leggere e discutere le proposte, per poi arrivare al confronto sulle idee che possono essere realizzate in tempi brevi, anche grazie all’apporto dei partecipanti stessi. A condurre l’incontro una facilitatrice d’eccezione, Marianella Sclavi, che ha coadiuvato il gruppo di lavoro di CittA@ttiva e i tecnici del Comune.
E’ stato fatto un vero e proprio “patto” con gli assessori all’urbanistica Gabrio Maraldi e alla partecipazione Valentina Morigi per dare continuità al processo intrapreso prevedendolo nei prossimi bandi relativi alle banchine e alla stazione.

Nei prossimi mesi verranno tolte le recinzioni che “chiudono” l’accesso al canale e verranno inseriti i primi elementi di arredo urbano.
“La Darsena che Vorrei – commenta l’assessore Morigi - è un elemento di discontinuità nella storia della pianificazione ravennate. Il fattore di partecipazione diretta dei cittadini porta nella definizione delle scelte urbanistiche un nuovo approccio di democrazia vera, dal quale non si può e non si deve tornare indietro. Ecco perché il percorso in Darsena non si conclude oggi, ma è il preludio di un laboratorio partecipativo permanente, in cui i cittadini saranno chiamati in prima persona a disegnare con l’amministrazione comunale il futuro del quartiere, passo dopo passo.”


 

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