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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La Domus dei tappeti di pietra compie 15 anni e si prepara a festeggiare

Per festeggiare il lungo percorso compiuto in questi 15 anni, RavennAntica vuole presentare alla cittadinanza una ricca serie di iniziative ad ingresso gratuito per adulti e bambini

30 ottobre 2002: il sito archeologico della Domus dei Tappeti di Pietra fu inaugurato dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Questo è stato l’atto iniziale di una giovane RavennAntica che ha restituito alla fruizione pubblica il primo sito archeologico da essa gestito. 30 ottobre 2017: a distanza di 15 anni  la Domus continua a rappresentare un modello di valorizzazione culturale.

La Domus dei Tappeti di Pietra conserva oltre settecento metri quadrati di mosaici policromi e marmi che decorano le superfici delle quattordici sale di un grande palazzo bizantino del V - VI secolo d. C. Dalla sua inaugurazione sono oltre 850.000 i visitatori che hanno potuto ammirare le originali pavimentazioni in mosaico decorate con elementi geometrici, floreali e figurativi, vivendo un’esperienza immersiva ed unica nella storia antica della nostra città. Per festeggiare il lungo percorso compiuto in questi 15 anni, RavennAntica, in collaborazione con Sapir, vuole presentare alla cittadinanza una ricca serie di iniziative ad ingresso gratuito per adulti e bambini.

La finale al premio Francovich 2017

La Domus, inoltre, è stata inserita nella lista dei sette finalisti del prestigioso Premio Francovich 2017. Tale riconoscimento viene assegnato dalla Società Archeologi Medievisti Italiani (Sami) al museo o sito archeologico/monumentale di epoca tardoantica e medievale che rappresenti non solo un luogo di particolare rilievo, ma anche un esempio di efficace presentazione del patrimonio sotto il profilo progettuale, museologico e didattico. La Domus dei Tappeti di Pietra dovrà competere con altri sei importanti siti: il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, le Domus tardoromane di Palazzo Valentini a Roma, il Castello e Museo “Naborre Campanini” di Canossa, il Museo Federico II “Stupor Mundi” di Jesi, Sudhalle e Domus Palazzo Episcopale di Aquileia e Museo Sannitico - sezione medievale di Campobasso. “Siamo orgogliosi – dichiara Giuseppe Sassatelli, presidente di RavennAntica – di essere entrati tra i sette finalisti prescelti dall’illustre comitato scientifico, in cui è presente, tra gli altri, Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali e paesaggistici. Poichè il vincitore viene selezionato in base ai risultati di una votazione on-line, invitiamo tutti a sostenere la Domus dei Tappeti di Pietra. E’ possibile votare fino al 31 dicembre 2017 esprimendo la propria preferenza nella sezione "Votazione aperta a tutti" (la prima è infatti riservata ai soli soci della Sami), indicando semplicemente il proprio nome e cognome e contrassegnando la Domus dei Tappeti di Pietra. La premiazione avverrà a febbraio 2018 nell'ambito della manifestazione tourismA a Firenze. Nelle edizioni passate sono stati premiati il Museo “Biddas” sui villaggi abbandonati della Sardegna di Sorso (2013), il Museo Nazionale Romano - Crypta Balbi, di Roma (2014), l’Archeodromo di Poggibonsi (2015) e, nel 2016, il Parco Archeologico di Siponto e le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso di Napoli.

Ingresso gratuito e visite guidate

Esibendo un documento d’identità i ravennati potranno accedere gratuitamente alla Domus in tutti i giorni ed orari di apertura del mese di novembre. Nella settimana dall’1 all’8 novembre, inoltre, alle ore 11 e alle ore 16, sono in programma visite guidate, anch’esse gratuite alla scoperta del sito archeologico. Una visita è riservata ai membri del Consiglio Comunale che, guidati dal personale di RavennAntica, saranno accompagnati alla riscoperta dell’affascinante storia e musealizzazione della Domus.

I MalfAttori alla Domus

A partire da mercoledì 8 novembre, e per i tre mercoledì successivi, alle ore 18, presso la Domus dei Tappeti di Pietra, i MalfAttori proporranno una serie di incontri inediti ed originali. I MalfAttori sono un gruppo di “Amici di RavennAntica”, noti in città per i loro interessi culturali: Paolo Bolzani, Silvia Carrozzino, Guido Ceroni, Maria Augusta Cipriani, Anna De Lutiis, Anna Firrincieli, Anna Maria Iannucci, Raffaele Iosa, Mauro Mazzotti, Fulvia Missiroli, Gianni Morelli, Patrizia Ravagli, Ilic Rossi, Paola Rossi, Ivan Simonini, Silvia Togni e Claudia Zama. La rassegna, che vuole rendere omaggio al patrimonio letterario di ogni tempo, spazierà dai mulini ad acqua del 1562 illustrati da Mauro Mazzotti alla rivoluzione d’ottobre raccontata da Guido Ceroni, passando dal dialetto romagnolo che traduce l’ItalEnglish di Silvia Togni per approdare, infine, alle tracce dei due volti del Cristo analizzati da Gianni Morelli.

Caccia al tesoro nella Domus

Sabato 18 novembre alle ore 16 e sabato 25 novembre alle ore 11, divertente visita guidata sotto forma di caccia al tesoro all'interno della Domus dei Tappeti di Pietra. Tappa dopo tappa i mosaici forniranno gli indizi per completare il percorso di visita, utilizzando capacità di osservazione, memoria e spirito di squadra. Iniziativa ad ingresso gratuito riservata ai bambini da 6 a 12 anni residenti nel Comune di Ravenna. Prenotazione obbligatoria: telefono 054432512 (dal lunedì al venerdì 10 - 17, sabato e domenica 10 - 18)

Presentazione volume "Il complesso di San Severo a Classe - Scavi 2006"

Martedì 7 novembre, alle ore 18, il Presidente di RavennAntica Giuseppe Sassatelli converserà con il Professor Andrea Augenti in merito alla pubblicazione Il complesso di San Severo a Classe - scavo 2006, a cura di Andrea Augenti, Neil Christie, Jozsef Laszlovsky, Gisela Ripoll. Il volume presenta il resoconto della prima campagna di scavo condotta presso la Basilica di San Severo a Classe nell’estate del 2006. Le indagini sono state realizzate nel quadro di un progetto europeo “Cultura 2000”, che ha visto affiancati come partner le università di Bologna, Barcelona e Leicester assieme alla Fondazione RavennAntica. Gli scavi sono stati eseguiti dentro la Basilica tardoantica (VI secolo) e nelle zone immediatamente limitrofe. Si è così appurata con certezza la datazione precisa di molti interventi edilizi, tra cui la fondazione della Basilica e dei mausolei adiacenti; è stato inoltre possibile ricavare informazioni importanti sulla zona posta a Nord del monumento, dove sono tornate alla luce numerose strutture relative ad epoche differenti. Si tratta del primo capitolo di una serie di pubblicazioni dedicata alla diffusione dei dati di scavo raccolti in undici anni di indagini (2006-2016) che hanno portato a fare luce sulle molte trasformazioni di questo complesso monumentale nel corso dei secoli: dalla villa romana alla Basilica tardoantica, fino al monastero benedettino e poi cistercense. Durante la chiacchierata con gli autori verrà spiegato perché si è deciso di indagare proprio quest’area, verranno illustrate le diverse fasi della campagna di scavo e raccontati aneddoti e curiosità dalla viva voce dei protagonisti che hanno lavorato attivamente sul campo.

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