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Cronaca

La dura vita dei disabili tra barriere architettoniche e scarsi servizi: le richieste del Gruppo misto

Il consigliere Emanuele Panizza del gruppo Misto ha presentato una serie di ordini del giorno sul tema della disabilità

Il consigliere Emanuele Panizza del gruppo Misto ha presentato una serie di ordini del giorno sul tema della disabilità. Con il primo si chiede alla giunta di far controllare tutte le strutture ricettive, bar ristoranti e locali affini presenti nel comune per verificare la piena corrispondenza alle ultime normative in materia vigente. "Diversi locali non sono dotati di bagni adeguati per l'utilizzo confortevole e in sicurezza da parte dei disabili, e non capita di rado che abbiano gradini e/o rampe con inclinazioni tali da rendere problematico il passaggio - spiega il consigliere d'opposizione - i disabili devono essere in grado di valutare sia sul sito internet che di persona dall'esterno del locale se questo è pienamente accessibile e fruibile, pubblicando foto sul sito e applicando sulla porta d'ingresso un adesivo di colore verde del classico simbolo grafico della disabilità (se pienamente accessibile) e rosso con una croce se non accessibile".

Altri due ordini riguardano strutture ricettive e stabilimenti balneari. "Solo poche strutture ricettive sono dotate di bagni e locali docce adeguati per l'utilizzo confortevole e in sicurezza da parte dei disabili, che devono essere in grado di valutare la disponibilità, il costo, la piena accessibilità e fruibilità della struttura, anche perché se accertata solo di persona al momento dell'accoglienza rischiano di non essere in grado di prendere alloggio, mentre il gestore perde la vendita di una stanza". Panizza chiede alla giunta maggiori controlli imponendo alle strutture pubblicizzino meglio sul sito intervet "la piena corrispondenza alle ultime normative in materia vigente e reale fruibilità, le eventuali criticità e le foto della stanze riservate ai disabili". Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, il consigliere spiega che "per chi è relegato a muoversi con un deambulatore o una sedia a rotelle è molto complicato, se non impossibile, percorrere gli stradelli e la zona sul retro degli stabilimenti balneari, essendo sabbiosa e spesso sconnessa. L'Autorità portuale tutti gli anni dà in concessione agli stabilimenti balneari anche l'area adibita a parcheggio, lasciando l'incombenza e a quanto pare la discrezionalità ai concessionari stessi di riservare un parcheggio ai disabili, tanto che non tutti gli stabilimenti lo fanno (di questi solo pochi sono veramente fruibili per dimensioni e vicinanza all'ingresso dello stabilimento). Panizza chiede quindi al sindaco di attivarsi presso l'Autorità di Sistema Portuale "affinché a tutti gli stabilimenti balneari non venga data in concessione una piccola area (sufficiente a creare un parcheggio per disabili con completa apertura dello sportello lato guida) in prossimità dell'ingresso, lasciando tuttavia l'onere al concessionario di delimitare e opportunamente segnalare la zona (ovviamente la segnaletica di “parcheggio riservato ai disabili” che dovrà essere fornita dall’Amministrazione)".

Infine il consigliere del Gruppo misto chiede di agevolare i tutori di persone con handicap grave. "L'indennità di accompagnamento e l'eventuale pensione d'inabilità prevista dalla Legge 104 è sicuramente d'aiuto, ma da sola non basta per coprire i costi di chi ha bisogno d'assistenza continua - spiega Panizza - I genitori o tutori di persone con gravi handicap, di conseguenza, hanno l'esigenza di lavorare, ma nei tempi che gli permette l'assistito; orari che nel corso degli anni inevitabilmente variano in funzione dell'età e di conseguenza delle nuove esigenze sopravvenute. Invito sindaco e giunta ad attivarsi in loco e presso tutte le sede istituzionali, governative, parlamentari e ministeriali per far si che tutte le imprese che offrono servizi con un'estensione oraria molto ampia (penso ad esempio a lavori di pulizia, sorveglianza, di assistenza socio-sanitaria e altri simili) assumano con precedenza, a parità di requisiti professionali, persone con queste esigenze. A tal fine si chiede che venga redatto un apposito registro nel quale indicare chi, in possesso dei requisiti previsti, ne fa richiesta".

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