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Cronaca Cervia

Il neo-papà apre un'hamburgeria gourmet: "Un fast-food "slow" con prodotti a km zero"

Un'hamburgeria - ma non solo - che metta da parte il luogo comune che associa il fast-food al "junk food", cibo spazzatura, e agli ingredienti di scarsa qualità

Un'hamburgeria - ma non solo - che metta da parte il luogo comune che associa il fast-food al "junk food", cibo spazzatura, e agli ingredienti di scarsa qualità. E' l'obiettivo di Luca Giorgini, 31enne bolognese diplomato all'istituto alberghiero che ha deciso di aprire una "risto-hamburgeria" a Cervia. Luca ha lavorato per tanti anni come cameriere facendo la stagione nella località balneare che, poi, ha scelto come casa. "Si stava così bene qua a Cervia che alla fine ho deciso di rimanerci - racconta Luca - Poi è nata l'idea, insieme alla mia fidanzata, di aprire un'attività tutta nostra puntando sulla qualità".

Il locale di Luca, che inaugurerà l'8 dicembre (quando verranno accese le luci dell'albero di Natale in piazza Garibaldi e aprirà la pista da pattinaggio sul ghiaccio), nasce sulle basi dello "Street food Cervia" in corso Mazzini e si chiamerà "Senape". "Abbiamo scelto questo nome perchè volevamo utilizzare un prodotto che facciamo noi artigianalmente - spiega Luca - come la senape con cui condiremo gli hamburger. Il mio obiettivo è molto preciso: realizzare panini gourmet utilizzando solo prodotti del territorio". La nostra carta ristretta ci permette di ricercare e di proporre prodotti locali e in base alla stagionalità. Sarà un locale votato al piacere del fast-food in chiave slow e gourmet, in cui l'attenzione alla provenienza e all'eccellenza delle materie prime si sposerà con la cura nella preparazione del menù e l'esperienza nel far sentire a casa si combinerà con l'impegno continuo nella valorizzazione ambientale, gastronomica e conviviale del territorio"

Nei panini di Senape il pane dell'azienda agricola San Patrignano e la "panpiada" con impasto all olio di Casa Maioli si combinano con lo squacquerone del caseificio Buon Pastore di Sant'Alberto, il pecorino di fossa, la carne di Lem Carni di Dozza, branzino e tonno dell'Adriatico e il prosciutto di Mora romagnola, tutto accompagnato da patate novelle al sale di Cervia. "Ma proporremo anche qualche piatto di ristorazione per chi non ama gli hamburger, in modo da riuscire ad accontentare tutte le fasce d'età - spiega Luca - Ad esempio ci sarà un tagliere-degustazione di formaggi, un tomino caldo con verdure e una tartare cruda di carne con senape in grani. Offriremo anche carni particolari, come quella di scottona allevata solo a erba medica, ricca dei omega tre e ideale per gli sportivi perchè non contiene grassi ed è completamente naturale".

Il ristorante avrà trenta coperti e sarà gestito come un vero fast-food: "Il cliente sceglie o "compone" da sè il suo panino e quando viene in cassa per ordinare gli viene consegnato un mestolo di legno, una sorta di "segnaposto" artigianale e originale - continua Luca - Quando il suo ordine è pronto viene chiamato e può venire a ritirare il cibo al bancone". Il locale è stato ristrutturato in stile retrò, con mobili recuperati nei mercatini, tavoli diversi l'uno dall'altro e porte usate come mensole: "Abbiamo voluto dare un'impronta diversa dando una nostra idea di riciclo e riutilizzo".

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