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Cronaca

La prima sigaretta a 11 anni: anche il ravennate dice no al tabacco

Da anni l’Ausl della Romagna, promuove in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, una serie di azioni per contrastare il tabagismo

Mercoledì ricorre la “Giornata Mondiale senza Tabacco”, mirata a sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni, rispetto ai rischi connessi con il fumo di sigaretta e, più in generale, con l’utilizzo del tabacco, che è la principale causa evitabile di malattie, invalidità e morte nei paesi occidentali. Da anni l’Ausl della Romagna, promuove in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, una serie di azioni per contrastare il tabagismo articolate in interventi di prevenzione rivolti alla scuola, ai servizi sanitari, agli ambienti di lavoro e interventi di disassuefazione e terapia del tabagismo rivolti ai fumatori. In particolare, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei giovani studenti sui possibili fattori personali e sociali che influenzano l’uso di tabacco nel corso dell’anno scolastico 2016 2017, in Romagna, sono stati realizzati numerosi progetti di prevenzione che hanno coinvolte complessivamente oltre 60 scuole, circa 15000 studenti e 700 docenti.

Nel dettaglio a Faenza sono state coinvolte 3 scuole infanzia, 2 primarie,  4 secondarie di I grado, 3 secondarie di II grado; a Lugo 2 scuole infanzia, 4 scuole secondarie di I grado, 2 scuole secondarie di II grado; a Ravenna 2 scuole secondarie di I grado, 6 scuole secondarie di II grado. Nelle scuole secondarie di secondo grado, i giovani studenti sono stati coinvolti attivamente attraverso una attività di educazione alla pari (peer education) dove i giovani stessi si sono fatti portatori di messaggi di salute nei confronti dei loro coetanei. Una particolare attenzione viene inoltre posta al contesto scolastico con azioni di rinforzo e monitoraggio che rendano più efficace il rispetto del divieto di fumo a scuola. Fino a giovedì all’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna (ingresso Viale Randi n.5), si può visitare la Mostra dei lavori grafici dei ragazzi che hanno partecipato ai progetti di prevenzione al tabagismo. E' stata inoltre allestita una mostra dei lavori dei ragazzi delle scuole di tutto il distretto all'ospedale Degli Infermi di Faenza dal 29 maggio al 30 giugno. Nel pomeriggio dell’8 giugno tutti in Festa al parco pubblico di Castel Bolognese.

A evidenziare come tali iniziative siano importanti, i dati sull’abitudine al fumo di sigaretta in Romagna. Secondi i dati 2013-2016 del Sistema di Sorveglianza "Passi" (l’indagine statistica stilata dal Servizio di Epidemiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna che ha come obiettivo quello di monitorare i principali aspetti della salute della popolazione di età compresa fra i 18 e i 69 anni), si stima che l’abitudine al fumo riguardi in Romagna  meno di un terzo (il 27%) degli adulti nella fascia di età 18-69 anni, pari a una stima di circa 202mila persone. Un valore che è in linea con quello regionale (28%) e nazionale (26%).L’abitudine al fumo è una condizione maggiormente frequente negli uomini (33%), nei giovani (34% nella fascia 25-34 anni), nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con maggiori difficoltà economiche percepite.

A livello regionale, l’abitudine al fumo inizia precocemente: dall’indagine sugli adolescenti (fonte Hbsc 2014) emerge che fuma sigarette l’1% degli 11enni, il 5% dei 13enni e il 29% dei 15enni, percentuali che salgono al 32% tra i 18-24enni e al 34% tra i 25-34enni. Dopo i 50 anni la prevalenza di fumatori diminuisce progressivamente: 24% tra i 50-69enni, 11% tra i 70-79enni e 5% dopo gli 80 anni.

Smettere di fumare è possibile - L’Ausl della Romagna  aiuta i fumatori  attraverso terapie specifiche per la disassuefazione dal fumo di tabacco attuate nei Centri Antifumo aziendali. In Romagna, sempre secondo lo studio "Passo", il 41% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare negli ultimi 12 mesi, pari a una stima di circa 83mila persone; tra questi la maggior parte (79%) ha ripreso a fumare, il 13% non fuma più da meno di sei mesi (cioè è un “fumatore in astensione”) e l’8% è riuscito nel tentativo in quanto ha smesso da più di 6 mesi. La percentuale di ex fumatori aumenta in modo quasi lineare all’avanzare dell’età negli uomini mentre nelle donne risulta pressoché stabile tra i 35 e i 60 anni.

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