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Cronaca

La rinascita della Darsena: approvata una variante urbanistica sui riusi temporanei

L'assessore Del Conte ha spiegato che la modifica ha come obiettivo la promozione della rivitalizzazione delle aree della Darsena attraverso il riuso temporaneo di spazi, terreni, edifici dismessi o sottoutilizzati

Nella seduta di martedì il Consiglio comunale ha approvato la variante al Piano operativo comunale Darsena sui riusi temporanei presentata dall’assessora alla rigenerazione urbana Federica Del Conte. La delibera è stata approvata con 18 voti favorevoli (Pd, Art.1-Mdp, Pri, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Ravenna in comune), 6 voto contrari (Lega Nord, La Pigna, Forza Italia, Lista per Ravenna) e 2 astenuti (Gruppo misto).

L'assessore all'urbanistica Federica Del Conte ha spiegato che la modifica ha come obiettivo la promozione della rivitalizzazione delle aree della Darsena attraverso il riuso temporaneo di spazi, terreni, edifici dismessi o sottoutilizzati fino all’inizio dei lavori degli interventi previsti dal Piano urbanistico attuativo per le aree e/o edifici interessati dai riusi e non solo fino all’approvazione del Pua. Questo consentirà di evitare periodi lunghi di abbandono di luoghi ed edifici rigenerati che, già oggi, stanno creando grande valore in termini di riuso e sono apprezzati dall’utenza. Inoltre, questo permetterà di capire la loro reale attrattività e la giusta destinazione che potranno essere accolte nel Pua.

Il Gruppo misto ha evidenziato che eliminando il vincolo “fino all’approvazione del Pua” c’è il rischio che si riqualifichi tutta la Darsena con i riusi temporanei e non con un’azione più organica.

Il gruppo Pd ha sottolineato che il riuso deve essere un passaggio e per questo la variante evita un “buco” interrompendo esperienze virtuose che possono indirizzare, in sede di Pua, usi definitivi.

Il gruppo Ravenna in Comune, annunciando il voto favorevole, ha espresso apprezzamento alla modifica perché gli usi temporanei sono esempi positivi.

Il gruppo Lista per Ravenna ha evidenziato che la modifica va contro alla legge regionale e avrebbe preferito aggiungere al dispositivo “salvo che le opere non siano compatibili col Pua”. “Come ha già specificato il capogruppo del gruppo Misto, che non ripeto, questa variazione contraddice la normativa di legge della Regione - commenta Ancisi - La prima cosa che si chiede agli amministratori pubblici è appunto di non violare le leggi della Repubblica. Nel merito, mentre la riqualificazione della Darsena non procede di un passo, se non con provvedimenti sparsi e sconnessi che nulla modificano del persistente assetto degradato, con questa modifica si vogliono introdurre elementi che ne contraddicono le fondamenta. I cosiddetti “usi temporanei” concessi al di fuori di ogni compatibilità urbanistica con gli strumenti della pianificazione territoriale sono ammessi dalla Regione solo fino all’approvazione del Piano Urbanistico Attuativo del comparto in cui vengono introdotti. In sostanza, con questa modifica, li si vuole mantenere, senza alcun limite di tempo (nonostante si continui a chiamarli “temporanei”), anche dopo, in contrasto col Piano stesso. Dunque per interessi privati contro gli interessi pubblici, definiti dallo strumento urbanistico regolatore. In questa povera Darsena, si potrà dunque vedere di tutto e il contrario di tutto”.

Il gruppo Lega Nord l’ha definita una delibera che rispecchia la gestione inesiste del rilancio della Darsena da parte di questa amministrazione.

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