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Cronaca

La rinascita di Ylenia: pesava 135 chili, ora ne ha persi 58. "Trovate il coraggio di amarvi"

Un problema che si portava dietro fin da bambina e che, almeno in parte, continuerà a portare con sè perchè "dall'obesità non si guarisce mai"

Pesava 135 chili per un metro e 70 di altezza. Un problema che si portava dietro fin da bambina e che, almeno in parte, continuerà a portare con sè perchè "dall'obesità non si guarisce mai".

Ylenia è nata a Ravenna, ha 28 anni, ha studiato Scienze della Comunicazione e ora vive insieme al suo compagno a Bologna, dove lavora come supporto tecnico alla rete commerciale in un'azienda che fornisce luce e gas. La sua è una storia difficile che parte tanti anni fa. "Il problema del peso è un problema che mi porto dietro fin da piccolissima: prima si parlava di un leggero sovrappeso, ma con l’adolescenza si è trasformata in vera e propria obesità - spiega Ylenia - Mi ci è voluto molto tempo per capire quale fosse la mia condizione fisica, proprio non riuscivo a capire perché io e non un altro. Inutile dire che le diete nella mia vita non sono mancate e sono sempre state abbastanza inconcludenti: chi ha problemi di peso non deve controllare la bocca, ma la testa".

Ylenia, infatti, ha provato più volte a mettersi a dieta e a cercare di perdere peso, spesso spronata a farlo "per il suo bene" dai suoi genitori o dal suo compagno. "In realtà sono riuscita a perdere peso solo quando sono stata io a decidere di cambiare vita - continua la ragazza - Chiunque mi parlasse del mio peso non sapeva cosa stessi affrontando e non aveva il diritto di parlare". Ylenia ha lavorato molto per cercare di capire le cause di questo problema. "Il primo vero passo da affrontare è capire perché si mangia, perchè nella maggior parte degli obesi è un problema legato a una sfera emotiva. Io ho vissuto un’adolescenza piuttosto serena. La mia condizione fisica ha fatto sì che il mio carattere diventasse molto forte: attaccavo prima di essere attaccata, così che nessuno potesse farmi del male. Ero consapevole del mio problema? Certo che sì, ma non ero pronta ad affrontarlo: i ragazzi non mi mancavano, gli amici neanche, la mia forte personalità compensava quell’abbondanza ingiustificata. Negli anni ho fatto un grande lavoro psicologico e sono arrivata alla causa del mio disturbo alimentare, dal quale non si guarisce mai, ma si può migliorare".

Il disturbo da cui è affetta Ylenia si chiama "binge eating", "disturbo da alimentazione incontrollata", e si stima che nel mondo siano quasi tre milioni le persone ad esserne colpite. Il problema colpisce soprattutto le donne in età adolescenziale e si presenta clinicamente con episodi di abbuffate tipici della bulimia nervosa, senza però mostrare i comportamenti compensatori tipici di quest'ultima, quali vomito, abuso di lassativi o digiuno successivo. Spesso il binge eating, con il passare degli anni, causa problemi molto più gravi. "Problemi a livello di salute non ne ho mai avuti - racconta Ylenia - ma sarebbero insorti se non avessi preso in mano la situazione". Così Ylenia, dopo anni di sofferenze e di diete fallite, prende una decisione difficile. "Due anni fa ho fatto un minibypass gastrico, che consiste in una resezione gastrica con un bypass dell’intestino: in parole povere mangio meno e non assorbo la maggior parte delle cose che mangio. I primi mesi sono davvero difficili, mangi pochissimo e ti senti debole, ma piano piano la situazione migliora. Oggi mangio porzioni di cibo normalissime seguendo la piramide alimentare classica, proteine, verdure, carboidrati, e ho adottato uno stile di vita più sano".

Nonostante l'operazione, che ha portato Ylenia a pesare 77 chili, capita che Ylenia rischi delle "ricadute". "Quando mi rendo conto di star esagerando rientro nei miei schemi. Dall’obesità non si guarisce mai, è una lotta quotidiana. Un giorno vinci e l’altro no". Il cambiamento è stato duro anche a livello psicologico. "Perdi tantissimo peso in poco tempo, oggettivamente stai dimagrendo ma la testa non ti sta dietro e la tua immagine riflessa allo specchio è quella di 58 chili fa: si chiama dismorfofobia e io purtroppo ne soffro". In compenso, però, la vita di Ylenia è cambiata in meglio sotto tanti punti di vista. "Ho energia per mille persone e vivo esperienze mai provate prima: chi lo aveva mai messo un vestito? Noi operati la chiamiamo rinascita, perché letteralmente nasci una seconda volta. Devi imparare a conoscerti giorno per giorno. Esistono tantissimi gruppi di supporto su Facebook, ed è proprio lì che per me tutto ha avuto inizio: ho trovato persone che vivevano la mia stessa malattia e ne siamo usciti insieme. Oggi sono tra i miei più cari amici". A breve Ylenia si sottoporrà a degli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva. "La chiamiamo "chiusura del cerchio": avendo perso tanto peso ho molta pelle in eccesso". Ylenia conclude con un consiglio rivolto a tutte le persone che si trovano nella sua situazione: "Trovate il coraggio di amarvi".

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