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Cronaca

La Riviera si fa più bella per riqualificare il lungomare: "Investimento senza precedenti"

Dieci grandi cantieri pronti a partire in altrettanti Comuni della Riviera adriatica che rivoluzioneranno la Costa dell’Emilia-Romagna rendendola più bella e attrattiva per turisti e residenti

Dieci grandi cantieri pronti a partire in altrettanti Comuni della Riviera adriatica tra Rimini e Comacchio, nel ferrarese, che rivoluzioneranno la Costa dell’Emilia-Romagna rendendola più bella e attrattiva per turisti e residenti. Con un impegno della Giunta regionale pari a 20 milioni di euro è stata approvata la graduatoria finale del bando per la rigenerazione e la riqualificazione di tratti del lungomare da vivere tutto il tempo dell’anno. A questi fondi la Regione ha deciso di aggiungere risorse per ulteriori 12,5 milioni di euro portando così l’investimento complessivo a oltre 32,5 milioni: somma che permetterà di finanziare tutti i progetti ammessi entro il 2021.

Gli interventi sono stati presentati mercoledì dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, insieme a sindaci e assessori dei Comuni interessati, nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara. La terza tappa, dopo Rimini e Cesenatico, a Ravenna, dove nel Palazzo della Provincia sono stati presentati i grandi cantieri previsti sul litorale della città dei mosaici e a Cervia. Presenti i sindaci Michele de Pascale e Massimo Medri.

“Non esiste Regione che abbia investito così tanto sulla riqualificazione del lungomare: un investimento senza precedenti, una riqualificazione che non ha eguali anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Niente nasce per caso e l’attenzione per i territori è per noi una priorità - afferma Bonaccini - puntiamo sulla bellezza della nostra Riviera non solo come volano per creare buona occupazione, ma anche come luogo, oltre alla naturale vocazione balneare, da vivere tutto l’anno, che è parte della nostra identità culturale e paesaggistica. In questo senso, il lungomare può diventare spazio capace di aggregare la comunità e di promuovere anche stili di vita sani e corretti. La riqualificazione di questi snodi tra la spiaggia e le città può contribuire a delineare nuovi percorsi benessere per attività sportive e ricreative, nel rispetto della sostenibilità degli interventi e della cura per l’ambiente. Vogliamo far crescere l’offerta e i servizi delle nostre città costiere senza pregiudicare il delicato equilibrio ambientale e l’ecosistema degli arenili e dell’entroterra. Grazie ai progetti indicati dai sindaci dei Comuni e al lavoro di squadra coi territori, restituiremo a cittadini e turisti un lungomare rivoluzionato e attrattivo che diventerà un vero e proprio simbolo della nostra costa”.

Il contributo regionale, di misura variabile a seconda del posizionamento del progetto in graduatoria è compresa tra il 70% e l’80% della spesa ammissibile, fermo restando i casi in cui i Comuni hanno richiesto il contributo in una percentuale inferiore. “E’ la più grande operazione di riqualificazione del prodotto balneare messa in campo nella nostra regione - sottolinea Corsini - Con questo provvedimento che si aggiunge al bando da 25 milioni di euro per la rigenerazione degli alberghi e delle strutture ricettive diamo un ulteriore e forte impulso al turismo dell’Emilia-Romagna. Al fianco dei Comuni e delle associazioni di categoria vogliamo fare della nostra costa un tratto sempre più distintivo e attrattivo per i mercati nazionali e internazionali. E per competere in un settore in grande evoluzione come questo- chiude l’assessore-, dobbiamo puntare sempre più a uno sviluppo sostenibile in grado di fornire servizi all’avanguardia e alla portata delle diverse esigenze dei viaggiatori”.

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A Ravenna

In particolare, a Ravenna, con un progetto classificato al secondo posto della graduatoria, andrà un contributo regionale di oltre 4,8 milioni di euro, pari all’80% dell’intero costo del progetto. Le risorse serviranno per la riqualificazione e l’accessibilità delle aree a ridosso degli stabilimenti balneari dei lidi di Marina di Ravenna e Punta Marina, all’interno del progetto del Parco Marittimo e di cui costituisce il primo stralcio.

“Il Parco marittimo è un progetto strategico per la riqualificazione di tutti i nostri lidi - commenta il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale - e per il rilancio del turismo balneare, per questo motivo abbiamo deciso di candidarlo al bando regionale per la promozione dell’innovazione del prodotto turistico e della riqualificazione del distretto costiero. Un ringraziamento al presidente Bonaccini e all’assessore Corsini in virtù dei fondi regionali siamo in grado di partire da subito con il primo stralcio che prevede la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’ampia porzione di territorio che abbraccia il sistema delle pinete litoranee di Marina di Ravenna e Punta Marina, il sistema delle dune costiere e tutta la fascia retrostante gli stabilimenti balneari, per una lunghezza complessiva di circa cinque chilometri. Il progetto nel suo complesso vuole esaltare la peculiarità della nostra costa che deve essere messa in valore. Una sfida importante che affrontiamo mettendo in campo un progetto di altissima qualità, che restituisce alla mobilità dolce l’area retrostante gli stradelli, nel contempo stiamo lavorando a soluzioni alternative che potenzino adeguatamente l’attuale dotazione di parcheggi e il sistema di trasporto pubblico”.

L’intervento prevede la valorizzazione e la ricomposizione dei sistemi naturali - dune, pinete, spiaggia e zone umide - oggi a tratti “interrotti” con opere di ricomposizione dei sistemi dunali, digestione straordinaria delle aree boscate e pinetate, viabilità di accesso all’arenile, creazione di percorsi pedonali e ciclopedonali in legno e inerti naturali affiancati da elementi integrati di arredo urbano, riqualificazione delle infrastrutture (pubblica illuminazione, predisposizioni per impianti tecnologici, smaltimento acque meteoriche, ecc.) e allestimento a verde.

A Milano Marittima

A Cervia, con un progetto classificato al sesto posto della graduatoria, andranno oltre 2 milioni e 600 mila euro di contributo regionale, pari al 75% dell’intero costo del progetto. Le risorse serviranno per la riqualificazione e rigenerazione urbana del lungomare di Milano Marittima, Pionieri del turismo. “Questo progetto - spiega il sindaco di Cervia, Massimo Medri - porterà a compimento il Lungomare Pionieri del Turismo” e così Milano Marittima potrà vantare una fascia a mare lunga quasi tre chilometri di rara bellezza che dal Porto Canale arriverà fino alla fine della località. Ai millequattrocento metri già realizzati se ne aggiungeranno altri millecinquecento che completeranno questo suggestivo percorso che qualifica non solo Milano Marittima, ma tutta la nostra riviera. Un’opera strategica per il pieno rilancio della località, per puntare su un turismo di qualità e bellezza, che mette al centro la cura dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico della città. Interventi pubblici come questo valorizzano il nostro territorio, rendendolo un posto da vivere e visitare tutto l’anno, ai quali però deve seguire un piano di azioni condivise in sinergia con gli operatori privati per un grande rilancio turistico. Ringraziamo la Regione Emilia- Romagna che ha contribuito al finanziamento anche di questo progetto come degli stralci precedenti, il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini che hanno creduto in questa riqualificazione”.

Medri lancia poi un messaggio alla Regione e al Governo: "So che Bonaccini sta lavorando per riconsiderare la richiesta di stato d'emergenza dopo il maltempo di quest'estate a Milano Marittima (negato dal Governo, ndr): abbiamo un bisogno incredibile di quelle risorse, per poter ripristinare questo patrimonio serve il riconoscimento dello stato". "Se non verrà riconosciuto lo stato d'emergenza per Milano Marittima credo che il Governo dovrà vergognarsi - replica pronto Bonaccini - Ho fiducia che venga riconosciuto al di là del colore politico del governo di turno, mi aspetto che ci venga dato ciò che chiediamo, non un euro in più; se ci sarà bisogno la Regione farà ulteriori interventi, ma è giusto che ognuno faccia la sua parte".

Il progetto consiste nella realizzazione di un tratto ciclo-pedonale di 1.550 metri, con spazi polifunzionali, in stretta continuità con i tratti già realizzati e in corso di realizzazione. L’opera darà continuità agli spazi anche rispetto al centro commerciale naturale di Milano Marittima, protagonista anch’esso di importanti opere di riqualificazione urbana. Una volta completato anche questo tratto sarà materialmente possibile percorrere tutta la costa a piedi o in bicicletta da nord fino ad arrivare a Cervia e viceversa.

I progetti nel dettaglio

Milano Marittima

Il progetto si colloca nella fascia retrostante gli stabilimenti balneari di Milano Marittima, nella porzione Nord confinante con la Pineta di Cervia e il territorio ravennate. Consiste nella realizzazione di un tratto ciclo-pedonale di 1.550 metri, con spazi polifunzionali, in stretta continuità tipologica con i tratti già realizzati e in corso di realizzazione. L’opera darà continuità agli spazi anche rispetto al centro commerciale naturale di Milano Marittima, protagonista anch’esso di importanti opere di riqualificazione urbana. Una volta completato anche questo tratto sarà materialmente possibile percorrere tutta la costa a piedi o in bicicletta da nord fino ad arrivare a Cervia e viceversa. Basato sui principi della rigenerazione urbana, il progetto ha la finalità di migliorare le condizioni di offerta, attrattività, connessione, sostenibilità e resilienza della località caratterizzata da un’alta fruizione turistica, ed elementi naturalistici di pregio. Particolare attenzione viene posta agli elementi di sostenibilità e rinaturazione degli spazi, attraverso la creazione di fasce verdi e il recupero di aree di pregio quale il residuo dunoso posto al termine nord del tratto ciclo-pedonale.

Il risultato finale sarà una sorta di “green belt” fra arenile e conurbazione, che produrrà effetti positivi sulla qualità del paesaggio, restituendo a questa parte di territorio ciò che non ha mai avuto, ovvero integrazione tra abitato, linea alberghiera e stabilimenti balneari, spiaggia. Risolverà definitivamente l’annoso problema della congestione automobilistica, eliminando rumore e polveri, garantendo così una qualità migliore di vita e dell’aria a residenti e turisti. Renderà inoltre l’area accessibile a tutti, anche ai diversamente abili, che potranno raggiungere più agevolmente la spiaggia, ma soprattutto spostarsi lungo la costa senza ostacoli. Sarà in grado di soddisfare le richieste di mobilità sicura in ogni periodo dell’anno, qualificata ed alternativa, nonché inserita in un’ampia rete di percorsi che consente di fruire di spazi, servizi, e punti significativi e di attrazione sia di Milano Marittima che dell’intero territorio.

Da sottolineare il fatto che questo tratto fa parte del sistema nazionale delle ciclovie, Ciclovia Adriatica, e rappresenta una vera e propria cerniera fra il territorio ravennate e quello cervese, fornendo la possibilità di usufruire di itinerari di media e lunga percorrenza lungo la costa emiliano-romagnola con indubbi benefici anche in termini di sviluppo e potenziamento del bike tourism. Al fine di offrire ulteriori servizi ed elementi attrattivi tutto l’anno, si prevede la valorizzazione dei residuati bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale che caratterizzano tutta la fascia retrostante i bagni di Milano Marittima, attraverso apposita cartellonistica, un itinerario multimediale, immersivo, ed interattivo, fruibile tramite l’app “Immagina Cervia”, in corso di realizzazione grazie ad un progetto europeo. Costo totale previsto: 3,5 milioni di euro.

Ravenna

Dune, pinete, spiaggia e zone umide sono i sistemi naturali su cui si fonda il progetto del Parco Marittimo, sistemi oggi a tratti “interrotti”, di cui il progetto prevede la valorizzazione e ricomposizione per equilibrare la funzione ambientale e paesaggistica, nonché la restituzione di un patrimonio ecosistemico e naturale per la rigenerazione e rinnovazione degli spazi urbani degradati. Il progetto definitivo del primo stralcio funzionale (che nei successivi stralci verrà esteso a tutta la costa ravennate “antropizzata”) riguarda l’ampia porzione di territorio che abbraccia il sistema delle pinete litoranee di Marina di Ravenna e Punta Marina, il sistema delle dune costiere e tutta la fascia retrostante gli stabilimenti balneari per una lunghezza complessiva di circa 5km. Gli obiettivi sono la rigenerazione, il miglioramento dell’accessibilità e la rifunzionalizzazione delle aree retrostanti agli stabilimenti balneari, che presentano caratteri di degrado o di marginalità.

Si tratta di zone nelle quali si rileva spesso accumulo di materiali, parcheggio disordinato, mancanza di illuminazione appropriata, rischio allagamenti, perdita di identità. Si interviene sulla ricomposizione dei sistemi dunali, sulla gestione straordinaria delle aree boscate e pinetate, sulla viabilità di accesso all’arenile, sulla creazione di percorsi pedonali e ciclopedonali in legno e inerti naturali affiancati da elementi integrati di arredo urbano, sulla riqualificazione delle infrastrutture (pubblica illuminazione, predisposizioni per impianti tecnologici, smaltimento acque meteoriche, ecc.) e sull’allestimento a verde. Il progetto si fonda sulla valorizzazione del rapporto tra ambiente e spiaggia, attraverso la continuità tra i paesaggi esistenti che si estendono oltre alle aree retrostanti gli stabilimenti balneari.

La soluzione progettuale pone al centro l’ambiente e la sua fruizione, promuove un concetto di benessere funzionale alla creazione di un migliore prodotto turistico, fondato sulla qualità della vita, per generare un luogo di grande attrattività e qualità ambientale, destinato alla percorrenza pedonale e ciclabile, alla sosta, allo svago, al tempo libero sia per i residenti che per i turisti, che sia fruibile tutto l’anno e non solo nel periodo estivo. Costo totale previsto: 6 milioni e 110 mila euro.

Le reazioni

"I 32 milioni di euro impegnati dalla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione sostenibile dei lungo-mare dei nostri comuni costieri sono un altro importante passo nella direzione da noi auspicata per il rilancio del turismo costiero - commentano da Legacoop Romagna - Investimenti pubblici per migliorare le funzionalità, il rispetto dell’ambiente, l’estetica, e in definitiva l’attrattività della riviera, non possono che coniugarsi con gli sforzi delle cooperative e degli operatori del settore balneare nel rendere la nostra costa un luogo sempre più ospitale, bello, sicuro. Investimenti pubblici di qualità che, in un distretto turistico basato sulla piccola e media impresa, sono la politica principale per il recupero della redditività media aziendale. Occorre infine ribadire l’importanza di continuare a condividere con le comunità le linee progettuali degli interventi".

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