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Cronaca

La scuola Arti e Mestieri intitolata ad Angelo Pescarini

E' in programma per venerdì 11 novembre, alle 10.30, la cerimonia di intitolazione della scuola Arti e Mestieri (ex Centro provinciale di formazione professionale, via Manlio Monti 32)

E’ in programma per venerdì 11 novembre, alle 10.30, la cerimonia di intitolazione della scuola Arti e Mestieri (ex Centro provinciale di formazione professionale, via Manlio Monti 32, zona Bassette) alla memoria di Angelo Pescarini. Interverranno l’onorevole Franco Ricci, presidente della scuola, il sindaco Fabrizio Matteucci, l’assessore provinciale alla Formazione professionale Francesco Rivola, il presidente della Regione Vasco Errani. Sarà inoltre presente il figlio di Angelo Pescarini, Massimo

Angelo Pescarini è il professore che per primo in Italia, a partire dagli anni Cinquanta, ha introdotto l’uso dei regoli nella matematica e altri strumenti didattici innovativi.
Nato il 5 marzo 1919 ad Alfonsine e morto il 21 novembre 2000 a Bologna, nel corso della sua vita si è dedicato con uguale impegno alla politica e all’insegnamento, ricoprendo importanti incarichi sia in ambito locale che nazionale.
La proposta di intitolargli la scuola è venuta dal Comune di Ravenna ed è stata condivisa da tutti i Comuni della Provincia, che sono soci della scuola stessa.
A Pescarini è anche stato dedicato il murales che costituisce la nuova facciata della scuola, realizzato nell’ambito del progetto “RigenerArte – writing urbano in Romagna”, promosso dal servizio politiche giovanili del Comune e vincitore di un bando ministeriale.

Dopo la cerimonia si svolgerà, fino alle 15.30, l’open day della scuola, nel corso del quale si potranno visitare i laboratori di saldatura, carrozzeria/verniciatura, meccanica, idraulica, elettronico, elettrico, macchine utensili, mosaico/ceramico, informatica, fotografia, spettacolo/scenografia, e le 13 aule didattiche attrezzate.

Quella di Ravenna è solo una delle tre sedi della scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini; le altre due sono a Bagancavallo e Faenza. L’ente gestisce inoltre le scuole di musica di Faenza e Cervia. Gli allievi sono complessivamente 850, di cui 250 minori; il 55 per cento proviene dall’estero o da famiglie non italiane e il 65 per cento degli allievi con qualifica biennale (meccanico, elettricista, termoidraulico) trova occupazione entro tre mesi dalla fine del corso. Le operatrici socio sanitarie trovano occupazione immediata al 90 per cento.

Alle 12.30 sarà offerto un buffet, preparato dalla scuola di ristorazione Ial Campus Cervia.
L’open day è stato organizzato con la collaborazione di Confindustria, Confapi, Cna e Confartigianato.

Profilo di Angelo Pescarini
Come docente di matematica, ha svolto per vent’anni, dai primi anni Cinquanta al 1970, attività didattica nelle scuole medie e nei licei di Ravenna. Dal 1963 è stato anche professore incaricato di analisi superiore, algebra e matematiche complementari all’Istituto matematico dell’Università di Ferrara.
Negli stessi anni è stato consigliere comunale e provinciale; dal 1970 al 1980 è stato consigliere regionale e dal 1970 al 1977 assessore regionale alla Formazione professionale, istruzione e cultura. Ha promosso la costituzione dell’Istituto regionale di psico pedagogia dell’apprendimento ed è stato in seguito nominato membro dell’Istituto regionale di ricerca , sperimentazione e aggiornamento educativi dell’Emilia Romagna, nonché della Conferenza dei presidenti degli stessi istituti regionali presso il ministero della Pubblica istruzione. Nel contempo è stato chiamato a far parte del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali. E’ stato poi membro della Commissione di studio e consulenza scientifica sui problemi della formazione iniziale degli insegnanti di ogni ordine e scuola, sulla formazione in servizio e sulla ricerca educativa. Infine ha partecipato attivamente alla commissione Brocca del ministero della Pubblica istruzione in qualità di coordinatore in ambito scientifico e come coordinatore della commissione per i nuovi programmi di matematica.
In parallelo agli incarichi politici, fin dai primi anni Sessanta, ha dato vita ad una organica e fondamentale sperimentazione didattica nelle scuole elementari di Ravenna, culminata negli anni Settanta in una vasta e prestigiosa attività di ricerca psico pedagogica e didattica con il coinvolgimento di decine di insegnanti e qualificati specialisti nazionali e stranieri.
 

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