rotate-mobile
Cronaca

Incrocio della morte, "E' una storia infinita"

Perché non ritornare al passato quando quel semaforo dell’incrocio era regolato dalla presenza di un vigile dall’apposita garitta?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Lo stillicidio di proclami e le scorribande in giro per l'Italia del nostro Sindaco, che da qualche tempo ci tiene compagnia attraverso la stampa, non sono poi un fatto tanto negativo, almeno invoglia più persone alla lettura e non è male, considerata la svogliatezza dei più. La situazione di questo incrocio poteva e doveva essere già risolta con i lavori dell'epoca, che hanno interessato l'intero tratto viario.

È mai possibile che nella fase progettuale nessun amministratore dell'allora giunta, o tecnico, abbia avuto il buon senso di richiedere ad Anas che questo incrocio doveva essere simile a quello del Dismano, con corsie preferenziali per la svolta a destra e a sinistra? Che la mancata lungimiranza degli amministratori che si sono succeduti alla guida della città da oltre quarant'anni fosse nota, è fuori dubbio. Infatti, sono sempre dietro a rincorrere per porre rimedio agli errori del passato. Se poi aggiungiamo anche l'arrogante e irritante supponenza alle proposte collaborative dei consiglieri di opposizione, in particolar modo quelli di Lista per Ravenna, il quadro è completo.

Senza allusioni, nel corso del tempo sono state eseguite più opere, di non trascurabile rilievo anche in termini di costi, per meglio raggiungere il centro commerciale Esp e altre sono previste dall'ampliamento dello stesso che presto vedrà la luce: un cavalcavia, per collegare la circonvallazione interna; un più recente svincolo, con adeguato sottopasso della classicana, per chi proviene da sud. Sicuramente, in questi casi Anas sarà stata interessata esclusivamente per le autorizzazioni a intervenire sulla rete stradale di competenza e quindi le è stato più facile, giacché non doveva tirare fuori soldini.

Vengo subito al nocciolo della situazione, senza alcuna presunzione. Considerati i tempi, non certo brevi, di realizzazione della prevista rotonda, piccola o grande che sia non importa, perché non intervenire "subito" con calcolatrice alla mano? Il costo preventivato dovrebbe essere di circa 2 milioni di euro solo per la costruzione dell'opera, quindi arriveremo sicuramente a 2 milioni e cinquecentomila, se tutto andrà bene.

Allora, perché non ritornare al passato quando quel semaforo dell'incrocio era regolato dalla presenza di un vigile dall'apposita garitta? Impiegando cinque vigili a turnazione, quindi anche nelle ore notturne, quanti anni ci vogliono per spendere 2 milioni e cinquecentomila euro? All'incirca venti anni, tenuto conto del costo medio annuale per il comune pari a centotrentamila euro, senza contare che sarebbero creati cinque nuovi posti di lavoro che ai tempi d'oggi non sarebbe male. Giusto il tempo per consentire ai nostri figli di discutere di progetti da 20 milioni -parole del sindaco Matteucci-.

Pasquale Minichini
Capogruppo consiglio territoriale Lista per Ravenna

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incrocio della morte, "E' una storia infinita"

RavennaToday è in caricamento