rotate-mobile
Cronaca Faenza

Nel mirino della ladra seriale anche un'abitazione di due anziane sorelle

I Carabinieri della Compagnia di Faenza, al comando del capitano Cristiano Marella, hanno “inchiodato” la ladra seriale che lo scorso settembre, insieme ad una una complice, aveva rubato nell’abitazione di due sorelle di 83 e 85 anni

Dopo alcuni mesi di indagini i Carabinieri della Compagnia di Faenza, al comando del capitano Cristiano Marella, hanno “inchiodato” la ladra seriale che lo scorso settembre, insieme ad una una complice, aveva rubato nell’abitazione di due sorelle di 83 e 85 anni. Le padrone di casa, nel rincasare dalla spesa, si erano trovate di fronte a due sconosciute che in loro assenza, approfittando della porta lasciata aperta, si erano introdotte nell'abitazione, impossessandosi da una borsa trovata in camera da letto di 60 euro in contanti e di alcuni mazzi di chiavi.

 Una delle ladre, prima di dileguarsi, aveva scambiato qualche parola con le due anziane spacciandosi per una faentina ed inventandosi un nome fasullo; poi, insieme alla sua complice, si era affrettata a risalire sull'auto con cui erano arrivate, un'utilitaria di colore grigio chiaro che era stata notata anche da alcuni testimoni mentre si allontanava dall’abitazione. A quel punto le due anziane avevano presentato denuncia ai carabinieri di Faenza Borgo Urbecco.

Grazie al numero di targa annotato da uno dei testimoni, i militari dell’arma hanno avviato una serie di accertamenti e di verifiche che li ha portati all’identificazione di una giostraia 41enne, molto conosciuta dalle forze dell'ordine proprio perché “specializzata” nei furti in abitazione. I Carabinieri avevano anche effettuato delle verifiche a Bologna nell’abitazione della donna ed erano riusciti a documentare che effettivamente aveva ancora in uso la mitsubishi “Colt” con cui era giunta a faenza per commettere il furto, una prova che i militari dell’arma avevano acquisito con non poche difficoltà visto che la 41enne era solita parcheggiare l’auto nelle pertinenze di una lussuosa villa con giardino a San Lazzaro di Savena, dove viveva insieme al resto della famiglia. A quel punto, mostrata la fotografia della donna ai testimoni, è stata riconsociuta senza ombra di dubbio per essere una delle due ladre viste uscire dall’abitazione delle due nonnine faentine, pertanto con l’accusa di furto in abitazione in concorso è stata denunciata a piede libero. 

Nei mesi successivi il furto ai danni delle due anziane, la 41enne insieme al marito 44enne ed al figlio 22enne si è resa responsabile di una lunga serie di  furti su auto in sosta, in abitazione e negli esercizi commerciali nelle provincie di Ravenna, Ferrara, Bologna e Piacenza, nonché, sempre a Faenza presso una banca del centro città, di un prelievo fraudolento di denaro mediante una carta bancomat rubata, tutti reati che a metà gennaio hanno portato all’arresto dell’intera famiglia ad opera dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Forlì. Inoltre, pochi giorni fa, è stata confiscato la loro villa del valore di circa 500mila euro in esecuzione di una misure di prevenzione patrimoniali antimafia disposte dal tribunale di Bologna che ha accertato un profilo reddituale dichiarato al fisco non in linea con l’elevato tenore di vita e con i beni posseduti dalla famiglia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel mirino della ladra seriale anche un'abitazione di due anziane sorelle

RavennaToday è in caricamento