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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le "vacanze di pace" dei piccoli profughi, tra accoglienza e controlli sanitari

Le "vacanze di pace" rappresentano per i bambini saharawi un'occasione di svago e sollievo rispetto al clima del deserto che li ospita, ma soprattutto la possibilità di effettuare controlli sanitari

Domenica sono stati accolti a Ravenna nove bambini provenienti dai campi profughi Saharawi del sud-ovest dell'Algeria. Dal 1996 la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle politiche regionali di cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale sanitaria, ha attivato l'accoglienza estiva dei bambini saharawi, grazie alla stretta collaborazione con le amministrazioni locali, nell’ambito della campagna nazionale di accoglienza dei piccoli ambasciatori di pace. Dopo l'esperienza realizzata per la prima volta nel 2016, anche il territorio ravennate accoglie, per dieci giorni, i giovani saharawi che concludono qui il soggiorno in Italia. Le "vacanze di pace" rappresentano per i bambini e le bambine saharawi un'occasione di svago e sollievo rispetto al clima del deserto che li ospita, ma soprattutto la possibilità di effettuare controlli sanitari.

Un'importante novità di quest'anno riguarda, oltre i tradizionali percorsi di screening, la possibilità per i bambini accolti per brevi periodi di ricorrere, in caso di bisogno e nel periodo di permanenza in Italia, alle cure primarie dei pediatri di libera scelta o dei medici di base che operano nelle strutture emiliano-romagnole. Il gruppo trascorrerà dieci giorni a Ravenna, al centro sportivo dell'Asd Calcio di Lido Adriano, predisposto accuratamente all'accoglienza, grazie al forte supporto delle organizzazioni del territorio tra cui associazione Kabara Lagdaf (Modena), Auser Ravenna, l'associazione volontari protezione civile Rc Mistral, la Caritas diocesana, il Comitato cittadino antidroga, l’hotel Diana. L’assessore alla cooperazione internazionale Ouidad Bakkali è stata a Lido Adriano per un saluto ai bambini e per ringraziare tutti i soggetti coinvolti. Tutto minuziosamente organizzato quindi, dai menù giornalieri alle giornate al mare e in piscina, per rendere il soggiorno dei giovani ospiti il più confortevole possibile. Il museo Tamo li ospiterà per un laboratorio di mosaico e una breve visita guidata.

L'impegno del Comune di Ravenna, capofila del progetto in corso “Fase - Formazione, Assistenza Sanitaria, Empowerment a sostegno della popolazione saharawi”, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna, si traduce anche in gesti come questi: un territorio che partecipa all'accoglienza, che condivide e attua i principi della solidarietà e dell'amicizia fra i popoli, promuovendo i diritti dell'infanzia e la conoscenza reciproca delle culture e delle tradizioni.

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