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Nidi, adesso è legge: vaccinazioni obbligatorie per poter iscrivere i bimbi

L’articolo 6, quello che introduce l’obbligatorietà dei vaccini, è stato votato da Pd, Sel, Fdi, Fi; contrario il M5s, astenuta la Ln

“Raggiungiamo un traguardo importante: dopo sedici anni di applicazione della legge regionale 1/2000 e quindi di valutazione di esperienze significative e dopo un percorso iniziato da tempo che ha visto unire gli sforzi di due assessorati, quello al welfare e quello alla salute, e che è culminato con il confronto con gli amministratori nelle diverse province e l’ascolto e il confronto di professionisti del mondo dell’educazione e della sanità, riformiamo i servizi dedicati alla fascia 0-3 in Emilia-Romagna". E' la soddisfazione espressa dal consigliere regionale Mirco Bagnari.

Per poter frequentare gli asili nido dell’Emilia-Romagna i bambini dovranno essere vaccinati. Lo prevede il progetto di legge della Giunta regionale di riforma dei servizi educativi per la prima infanzia e approvato martedì dall’Assemblea legislativa con 27 voti favorevoli (Pd), 5 no (M5s) e 10 astenuti (Sel, Ln, Fdi, Fi). L’articolo 6, quello che introduce l’obbligatorietà dei vaccini, è stato votato da Pd, Sel, Fdi, Fi; contrario il M5s, astenuta la Ln. Nel ridisegnare i servizi 0-3 anni, la norma introduce come requisito d’accesso a quegli stessi servizi, pubblici e privati, “l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”, e quindi aver somministrato ai minori l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B.

“Alla legge abbiamo accompagnato due documenti. Il primo è teso a promuovere la corretta attuazione e verifica delle azioni di formazione, prevenzione e contrasto al burn out, ovvero la sindrome da stress lavorativo che può insorgere soprattutto in coloro che esercitano professioni di grande responsabilità; più in generale – spiega il consigliere Pd – richiamiamo la volontà di realizzare un sistema effettivamente flessibile e di qualità, attento alle esigenze di conciliazione delle famiglie, ai bisogni educativi dei bambini ed alla tutela dei lavoratori. Inoltre, su mia proposta, abbiamo voluto valorizzare l’importanza delle attività di documentazione, informazione e formazione già presenti sui territori, come momenti essenziali di arricchimento e qualificazione degli operatori e dell’offerta di servizio, e la necessità di incoraggiare la messa in rete dei centri di servizio e consulenza per le istituzioni scolastiche.”

“Importante è ovviamente il passaggio dedicato all’introduzione dell’obbligatorietà dei vaccini contro poliomielite, difterite, epatite B e tetano per accedere ai servizi, sia pubblici sia privati - sottolinea Bagnari -. Insieme a questo obbligo però vogliamo porre l’attenzione sulla corretta comunicazione: a tale riguardo abbiamo proposto e approvato un ordine del giorno che impegna la Regione ad una efficace e capillare campagna informativa, in grado di raggiungere tutti i cittadini e le famiglie, promuovendo oltre ai vaccini obbligatori, anche le vaccinazioni raccomandate e coinvolgendo il personale sanitario e quello scolastico”.

“I servizi educativi della nostra Regione sono un’eccellenza in Italia e in Europa – conclude il consigliere democratico – essi si fondano su una rete integrata, fatta di soggetti pubblici e privati, competenti e qualificati, che risponde innanzitutto ai bisogni dei bambini e delle bambine e a quelli delle loro famiglie. Con la nuova legge rafforziamo la rete, introduciamo una maggiore flessibilità organizzativa capace di rispondere alle esigenze di gestione delle strutture, ma anche e soprattutto ai bisogni dei piccoli e delle famiglie.”

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