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Cronaca

Ravenna da record, oltre 13mila firme per la legittima difesa

Si chiude con il primato italiano la raccolta firme dell'Italia dei Valori per la nuova legge di iniziativa popolare sull'inviolabilità del domicilio

Record nazionale a Ravenna per la Legge sulla Legittima Difesa patrocinata dall'Italia dei Valori. Alla vigilia della chiusura della raccolta firme, secondo i dati del Comitato promotore, il numero di adesioni è di 13.182, di cui 7.485 raccolte nelle sedi comunali e il resto nei banchetti ad hoc organizzati dai promotori. E non è finita qui perché altri plichi devono ancora essere recapitati alla sede romana dell'Idv. Un numero altissimo, ad oggi il più alto a livello nazionale (i numeri definitivi si sapranno il due giugno), che segnala quanto il tema della sicurezza e della difesa dalle continue razzie nelle case e nelle attività commerciali abbia raggiunto ormai livelli di guardia.

E che la raccolta firme destasse molto interesse si era già capito a sole due settimane dall'inizio (il primo aprile scorso) quando il numero di quanti avevano firmato era schizzato a quota tremila di cui oltre duemila nella sede comunale di via Berlinguer e circa 950 nelle sedi distaccate e nel Forese con una media di circa 150-160 persone al giorno in fila per firmare ogni giorno. 

"Un successo strepitoso - dicono dal comitato promotore -. Siamo stati sommersi di firme da tutta Italia e da Ravenna in particolare. In meno di due mesi abbiamo raccolto 400mila firme sulle 50mila necessarie. Se avessimo tenuto aperta la sottoscrizione per sei mesi come da facoltà di legge, avremmo superato i due milioni".

Ma cosa hanno chiesto in massa i ravennati? La proposta di legge depositata in Cassazione prevede pene più severe in caso di violazione di domicilio con il raddoppio delle pene (oggi il massimo è di tre anni e si chiede di portali a sei) e dando di fatto ai cittadini la possibilità di difendersi. Si prevede infatti di escludere l’eccesso di legittima difesa in caso di reazione della vittima e ogni responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si introduce nei domicili altrui. 

"Non vogliamo il ‘far west’ - dice l'Italia dei Valori - ma di fronte ad una delinquenza sempre più spavalda ed aggressiva riteniamo che sia assolutamente necessario garantire più sicurezza ed evitare che si possa venire poi accusati di eccesso di difesa. Contro chiunque violi la nostra abitazione dobbiamo essere liberi di difenderci senza rischiare di essere mandati a processo. Chiediamo anche si rimuova la circostanza, prevista attualmente dalla legge, che consente all’aggressore, in determinate circostanze, di chiedere il risarcimento del danno all’aggredito. Una beffarda assurdità che va eliminata”.

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