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Cronaca

Ravenna celebra il 70esimo della Liberazione. Matteucci ricorda Arrigo Boldrini

La mattinata si è chiusa con il saluto del sindaco Fabrizio Matteucci, che ha ricordato le parole con le quali Arrigo Boldrini spiegò le ragioni della lotta di liberazione

Piazza del Popolo e il municipio hanno ospitato giovedì mattina le cerimonie istituzionali e il consiglio comunale straordinario organizzati per celebrare il settantesimo anniversario della liberazione di Ravenna. Ospite d’onore il ministro consigliere dell’ambasciata del Canada in Italia Paul Gibbard, in quanto il programma delle iniziative organizzate quest’anno, che proseguiranno nei prossimi giorni, è in particolare dedicato ai canadesi per il contributo che diedero alla Liberazione di Ravenna.

Alle 11.15 in piazza del Popolo sono state deposte le corone e si è reso omaggio alla lapide in memoria dei caduti della seconda guerra mondiale, alla presenza del picchetto d’onore militare, delle autorità, civili, militari e religiose, di rappresentanti dell’Anpi e delle associazioni combattentistiche e d’arma e con l’accompagnamento della banda cittadina. Erano tra gli altri presenti 170 studenti della scuola media Mario Montanari, giunti in corteo portando la bandiera dell’Unione europea e di tutti i paesi aderenti.

Ci si è poi trasferiti nella sala preconsiliare del municipio, per una seduta straordinaria del consiglio comunale. Ha aperto i lavori la presidente del consiglio Livia Molducci, che dopo la sua prolusione ha passato la parola a Paul Gibbard. All’intervento del ministro consigliere dell’ambasciata del Canada è seguito quello di Erika Tondo, componente del comitato provinciale Anpi, e successivamente quelli del sindaco Fabrizio Matteucci e dei capigruppo in consiglio comunale Alberto Ancarani (Forza Italia), Matteo Cavicchioli (Pd), Pietro Vandini (Movimento 5 Stelle) e Sarah Ricci (Sinistra Ecologie e Libertà). In allegato tutti gli otto interventi.

La mattinata si è chiusa con il saluto del sindaco Fabrizio Matteucci, che ha ricordato le parole con le quali Arrigo Boldrini spiegò le ragioni della lotta di liberazione: “Abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro”.

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