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Cronaca

"Liberi dalle mafie" alla sesta edizione: coinvolti oltre 1700 studenti

L’evento conclusivo dell’iter progettuale, denominato “Ravenna contro le mafie”, sarà aperto alla cittadinanza e verrà organizzato indicativamente nel periodo marzo/aprile

E’ in corso la sesta edizione del progetto “Liberi dalle mafie”, che sta coinvolgendo 1.725 studenti di 65 classi seconde e terze di tutti gli istituti secondari di primo grado del territorio comunale e, per la prima volta da quest’anno, del centro di formazione professionale Arti e Mestieri “Angelo Pescarini”. Il progetto, di sensibilizzazione contro tutte le mafie, è promosso dal Comune - area Istruzione e Politiche di sostegno - in collaborazione con  le associazioni “Libera: nomi e numeri contro le mafie”, Pereira, Confesercenti Sos Impresa, impresa di ristorazione Camst e Coop. Adriatica.

Ha ottenuto il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale e l’Ufficio scolastico territoriale di Ravenna ha riconosciuto il corso che è stato organizzato per i docenti. Hanno aderito inoltre il Sindacato italiano unitario lavoratori polizia di Ravenna (Siulp) e l’Arci regionale e territoriale. In dicembre è stato siglato l’accordo di programma fra Regione Emilia Romagna e Comune di Ravenna per la realizzazione del progetto, riconosciuto dalla Regione come rientrante negli obiettivi della legge regionale 3/2011 “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.

L’assessore all’Istruzione Ouidad Bakkali ha sottolineato “la crescita esponenziale di risposta e di radicamento del progetto nella programmazione delle scuole, iniziativa che anche le insegnanti costruiscono con noi”. Le novità principali dell’edizione 2013/2014 consistono, oltre che nella partecipazione degli studenti del Pescarini, nell’opportunità, proprio per i ragazzi del centro di formazione professionale, di partecipare, l’estate prossima, ai campi antimafia organizzati dall’Arci in collaborazione con Libera e le cooperative del consorzio Libera Terra assegnatarie di beni confiscati.

Tra gli elementi di novità ci sono inoltre attività di informazione e sensibilizzazione degli studenti su come usare le nuove tecnologie in modo intelligente e per fare “rete”, con particolare riferimento a blog e social network. Sono infine stati organizzati momenti formativi anche per gli insegnanti delle scuole, con l’obiettivo di investire nelle risorse umane presenti nelle istituzioni scolastiche affinché i valori insiti nel progetto possano essere ulteriormente diffusi attraverso un approccio trasversale e multidisciplinare. Al corso “Cultura della legalità e antimafia”, della durata di sette ore, riconosciuto dall’Ufficio scolastico territoriale di Ravenna, hanno partecipato 22 insegnanti.

I percorsi formativi per gli studenti, condotti dall’associazione Pereira con particolare attenzione ai contesti territoriali regionale e locale e alle diverse forme che la mafia progressivamente assume, sono partiti a novembre. Si concluderanno, tra fine gennaio e fine febbraio, con appuntamenti che testimoni significativi avranno con gli studenti. I ragazzi incontreranno: Antonio Anile, imprenditore vittima di usura; Matteo Luzza, familiare di una vittima di mafia della Calabria; Alfio Curcio, della cooperativa Beppe Montana Libera Terra di Siracusa; Salvatore Gibino, della cooperativa Pio La Torre (Sicilia); Roberto Fiorillo, della cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana (Campania).

Inoltre il 4 dicembre al teatro Alighieri si è tenuta la rappresentazione teatrale “La mano sulla spalla” a cui hanno partecipato oltre 500 studenti delle scuole medie. Lo spettacolo racconta la storia di Antonio Anile, imprenditore, vittima di usura, che ha denunciato la sua situazione. Nella settimana dal 17 al 21 marzo (il 21 marzo è il giorno della memoria di tutte le vittime di mafia) nelle mense scolastiche avverrà la distribuzione, a cura di Camst, della pasta biologica della cooperativa di Libera Terra “Placido Rizzotto” di San Giuseppe Jato (Palermo).

L’evento conclusivo dell’iter progettuale, denominato “Ravenna contro le mafie”, sarà aperto alla cittadinanza e verrà organizzato indicativamente nel periodo marzo/aprile. Per l’occasione sarà allestita una mostra temporanea con gli elaborati prodotti dagli studenti coinvolti nel progetto: temi, riflessioni, pensieri, disegni, a testimonianza  del percorso effettuato.

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