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Cronaca

Lido di Dante: "La tempesta serva da insegnamento per il futuro"

Il presidente del comitato cittadino: "La corretta gestione dei beni pubblici di uso pubblico avrebbe potuto, seppur parzialmente, ridurre la portata dei guasti e le spese per i ripristini"

"Passata è la tempesta, odo augelli far festa e la gallina tornata in su la via ripete il suo verso", cantava Giacomo Leopardi. Ora lo cantano anche i membri del comitato cittadino di Lido di Dante, che si complimentano con tutti gli abitanti, ma anche con i Vigili del fuoco, le Forze dell’ordine e del volontariato organizzato che hanno collaborato con l’amministrazione comunale affinché la città, rialzasse la testa dopo il fortunale di mercoledì 28 che ha colpito gravemente anche la località balneare.

"La violenza dell’uragano ha travolto e sradicato ovunque a prescindere - commenta Pasquale Minichini,  capogruppo di Lista per Ravenna per il mare e presidente del comitato cittadino di Lido di Dante - Tuttavia ci pare doveroso fare qualche riflessione, al fine di trarne insegnamento per il futuro, laddove l’ordinaria corretta gestione dei beni pubblici di uso pubblico avrebbe potuto, seppur parzialmente, ridurre la portata dei guasti e le spese per i ripristini. Per la gestione del proprio verde pubblico, affidata ad Azimut spa, nel 2016 il Comune di Ravenna ha messo in campo 2 milioni e 626mila euro, di cui 2 milioni e 328 mila per le attività ordinarie programmabili e 297.660 per quelle straordinarie. Tali attività comprendono le potature e gli abbattimenti degli alberi. Tra le “attività non programmabili”, il contratto cita come esempio gli “abbattimenti per sicurezza”, che richiedono quegli specifici controlli sulla stabilità delle alberature. A Lido di Dante da almeno un anno, escluso un ritocco ai pini del parco pubblico di piazza Dante dove sono collocati i giochi per i bambini, nessuna manutenzione è stata eseguita sulle aree pubbliche verdi che più ne avrebbero necessitato. Il 19 settembre 2016 il comitato cittadino, preoccupato a seguito delle avverse condizioni meteo con  vento forte di alcune situazioni a rischio, fece richiesta scritta al Comune di verificare la stabilità degli alberi della località, e comunque di programmarne la potatura nel parco Dante e in quello del litorale, molto frequentati da bambini; stessa cosa chiese per le due strade principali via Marabina e viale Paolo e Francesca. Non sono serviti i solleciti dell’8 ottobre, dopo un temporale che aveva stroncato dei rami sui giochi del parco di piazza Dante, e dell’8 novembre, ad ottenere un sopralluogo. Il comitato ha così provveduto, a proprie spese, a rimuovere gli arbusti infestanti e pericolosi attorno agli alberi dei parchi e lungo le strade".

"Quel che è successo mercoledì scorso - prosegue Minichini - lo sappiamo tutti. A Lido di Dante, in particolare, un enorme pioppo di viale Catone si è abbattuto su una struttura all’interno del camping Classe, bloccando completamente tutta la strada. Diversi rami di alberi lungo via Marabina sono stati spezzati dalla forza del vento; stessa cosa è successa ad alcuni alberi nel parco del lungomare. Sarebbe successo ugualmente se fossero state ascoltate le nostre richieste? Nessuno può dire sì o no. Sembra logico che, se non abbattuti quando si mostrano instabili, gli alberi sgravati da rami e fogliame in eccesso riescano a fronteggiare meglio la violenza del vento, mentre i rami secchi asportati escludono il rischio di rovinare intorno, anche sui passanti. Sarà forse il caso che il Comune riprenda in mano la gestione generale delle alberature, che certamente non riguarda e non ha riguardato solo il nostro piccolo paese".

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