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Cronaca

"Lido di Dante tra ratti, feci e piccioni": arriva un esposto

Il capogruppo di Lista per Ravenna nel territorio del mare Pasquale Minichini ha presentato una mozione sul "degrado igienico-ambientale che circonda le ex caserme di Lido di Dante"

Il capogruppo di Lista per Ravenna nel territorio del mare Pasquale Minichini ha presentato una mozione sul "degrado igienico-ambientale che circonda le ex caserme di Lido di Dante". "A ottobre 2016, Confesercenti Ravenna ha segnalato al sindaco, all’Ausl, al Servizio veterinario e al Servizio igiene pubblica gli inconvenienti arrecati a un proprio associato di Lido di Dante a causa della numerosa presenza di piccioni che stazionano nelle ex caserme della Guardia di Finanza - spiega Minichini - I piccioni, riporta la segnalazione, essendosi insediati in loco svolazzano e si fermano proprio nell’area del ristorante di fronte, con i problemi che si possono immaginare (tra piume volanti, escrementi e atterraggi anche sui tavoli), soprattutto durante gli orari di somministrazione. Ebbene, nonostante all’epoca della segnalazione Confesercenti richiedesse interventi prima della stagione turistica 2017, da dieci mesi il ristoratore, ma anche i cittadini del vicinato, stanno ancora aspettando che qualcuno si faccia vivo. Non solo i colombi, ma sono presenti nell’area delle ex caserme anche i ratti che, protetti dall’incuria per il mancato taglio della vegetazione, escono e si rincorrono per strada alla ricerca di cibo. Non è un bel vedere, specialmente se si sta pranzando nella veranda di un ristorante. Io non so se i nostri amministratori siano a conoscenza che il guano dei piccioni è un problema da non sottovalutare a causa della trasmissione di agenti infestanti dal piccione all’uomo. È sufficiente leggere una rivista specializzata per sapere che il rischio contagio cresce con l’aumentare della densità dei piccioni nell’ambiente urbano".

"Il sindaco, quale autorità sanitaria locale - prosegue Minichini - ritiene che la presenza di piccioni e ratti e la mancata manutenzione delle aree ove insistono le due strutture possano costituire seri problemi igienico-sanitari e quindi da arginare entro breve tempo? Allora proceda nei confronti del gestore delle ex caserme ordinando di porre in essere gli accorgimenti necessari affinché i piccioni non abbiano più la possibilità di stazionamento, sia esterno che interno, alle due strutture. Inoltre, ordini al gestore che elimini lo stato di degrado ambientale presente nelle aree cortilizie ed effettui anche la necessaria derattizzazione".

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