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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lista per Ravenna: "Salvaguardiamo la storia del porto, basta un telone"

Il capogruppo Ancisi presenta un'interrogazione in consiglio: "Chiediamo al sindaco se il Comune stia facendo qualcosa per mettere in sicurezza dal crollo totale il Marchesato"

Il Comune di Ravenna ha acquistato in questi ultimi anni la parte che gli mancava dell’intero complesso storico della Fabbrica Vecchia e del Marchesato. Costruito in più riprese, anche a causa di abbattimenti provocati dalle mareggiate, tra il 1762 e il 1781, il primo edificio come Casone della Sanità, il secondo come magazzino e vendita di prodotti alimentari di prima necessità, esso testimonia il più antico insediamento dell’attuale moderno porto di Ravenna e insieme la propria originaria destinazione “di pubblica utilità a servizio del Porto” volta a  “favorire e promuovere la conoscenza, la diffusione e lo sviluppo della cultura d’acqua e marinara”.

A gennaio il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, rivolgendo un’interrogazione al sindaco per “Salvare il Marchesato dalla rovina”, si è fatto portavoce dell’appello lanciato da Giancarlo Bazzoni, presidente del comitato sorto a Marina di Ravenna nel 1979 per tutelare questo complesso monumentale: “Il disinteresse e l’abbandono dell’amministrazione comunale e l’indifferenza ai tanti allarmi e sollecitazioni per il rischio di crollo del tetto, caduti nel vuoto, hanno portato al temuto cedimento - si legge nell'appello - L’amministrazione comunale ponga freno e rimedio a un danno in rapido sviluppo, poiché l’infiltrazione della pioggia comprometterà ben presto anche i solai sottostanti”. "L’onere di mettere in sicurezza l’edificio da ulteriore e più grave rovina ricade sul Comune che ne è proprietario - commenta Ancisi - ma, trattandosi di un bene protetto dal Codice dei beni culturali, il quale sancisce che “gli enti pubblici territoriali nonché ogni altro ente ed istituto pubblico hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza”, ho inviato copia dell’interrogazione alla Soprintendenza. Questa, il 30 gennaio,  ha trasmesso al sindaco una lettera, in cui evidenziava “la necessità di porre con ogni sollecitudine opere provvisionali atte ad arrestare il degrado e ad evitare danni al bene tutelato (articolo 27 del Codice), dandone immediata comunicazione a questa Soprintendenza”. L’8 febbraio l’assessore ai lavori pubblici fece un sopralluogo al Marchesato e otto giorni dopo il presidente Bazzoni incontrò al riguardo anche l’assessore e la dirigente del Patrimonio, insieme alla capo gabinetto del sindaco. Da allora le ripetute richieste, da parte del comitato, di “sapere cosa stiano facendo” non hanno ottenuto risposta. Sollecitata il 15 maggio la Soprintendenza a far valere la propria autorità, nessuna risposta è pervenuta. Dunque il Comitato Fabbrica Vecchia e Marchesato ha oggi comunicato di voler “acquistare a proprie spese un telone per coprire il tetto del Marchesato ed impedirne ulteriori crolli”, chiedendo “le necessarie autorizzazioni a collocare tale copertura"".

"Chiediamo dunque al sindaco se il Comune stia facendo qualcosa per mettere in sicurezza dal crollo totale il Marchesato e quale ufficio tecnico ne abbia avuto l’eventuale incarico - conclude Ancisi presentando un'interrogazione in consiglio - In caso negativo, se il Comune abbia i soldi per comprare e sappia posare a regola d’arte un telone su quello che resta del tetto del Marchesato. In caso ancora negativo, se possa concedere al Comitato di cui sopra di accollarsene onere".

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