rotate-mobile
Cronaca

Ludopatia, la svolta: sale gioco dimezzate e limitazioni orarie stringenti

E' stato raggiunto all’unanimità l’accordo tra Stato e Regioni sulle misure per contrastare con forza l’azzardopatia

Raggiunto all’unanimità l’accordo tra Stato e Regioni sulle misure per contrastare con forza l’azzardopatia. L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente, dimezzandone il numero in tre anni, le sale da gioco autorizzate sul territorio nazionale. "Il metodo più deciso ed efficace per prevenire la piaga sempre più diffusa della dipendenza dal gioco, una patologia che brucia risorse economiche, corrode il tessuto sociale e aliena ogni anno centinaia di persone fin dalla più giovane età - commenta Manuela Rontini, consigliera regionale Pd faentina - L’accordo prevede la possibilità per Regioni e Comuni di regolamentare aperture e distanze. Esattamente quello che dall’Emilia-Romagna abbiamo chiesto con forza durante l’attuale legislatura arrivando a porre limiti, in modo sperimentale, alle distanze dai luoghi sensibili quali scuole, ospedali e presidi socio-sanitari, per le sale da gioco e l’installazione di macchinette. Con l’accordo raggiunto,  via libera alle sollecitazioni degli enti locali e delle amministrazioni che da tempo lamentavano di non avere mezzi idonei a contrastare il dilagare di slot e sale dedicate al gioco e a quei cittadini che manifestavano un forte disagio, soprattutto in quartieri sensibili dove spazi di questo tipo sono concentrati. Il Comune di Faenza è proprio tra quelli che per primi si sono dimostrati attenti alla questione e vale la pena ricordare che la nostra città, lo scorso aprile, ha ospitato una partecipata tappa dello SlotMob. L’accordo trovato non è la soluzione di tutti i problemi, ma è comunque un passo avanti significativo e lo dimostra anche il fatto che abbia raccolto l’unanimità delle Regioni. Rimangono questioni aperte e che vogliamo affrontare presto, come quella della pubblicità, ma per la prima volta lo Stato riconosce di aver esagerato con le concessioni in passato e punta alla riduzione dei punti gioco esistenti”.

"La nostra Regione, come molti Comuni, aveva preso decisioni coraggiose su questo tema, ma il quadro normativo nazionale risultava ancora poco chiaro - prosegue la collega Lia Montalti - Sono dunque soddisfatta che sia stato fatto questo importante passo avanti”. “Tale accordo prevede la riduzione del 50% dei punti gioco entro il 2019 - conclude la consigliera dem Valentina Ravaioli – ma, soprattutto, vengono salvaguardati i provvedimenti Comunali già in essere, dando ai Comuni la facoltà di introdurre provvedimenti più restrittivi fino a un massimo di 6 ore al giorno di stop alle macchine, e i provvedimenti regionali in tema di distanze dai luoghi sensibili, riconoscendo la discrezionalità delle Regioni su questo versante".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ludopatia, la svolta: sale gioco dimezzate e limitazioni orarie stringenti

RavennaToday è in caricamento