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Cronaca

Magliette gialle e la lotta all'abbandono dei rifiuti con "Un Fiume per Amico 2018"

Il focus di questa edizione è stato relativo al tema dell'Economia Circolare, del Littering, e dell'abbandono dei rifiuti, quindi della loro produzione e successiva gestione

Quest’anno, grazie all’ospitalità offertaci da Franco Gardini armatore della motonave “Stella Polare”, i 18 studenti che hanno partecipato alla 5° edizione del progetto Magliette Gialle “Un Fiume per Amico”, hanno potuto vivere l'esperienza di una gita che in meno di un'ora li ha portati dalle banchine della Darsena di Ravenna, al Molo Sud di Marina di Ravenna. “Il progetto "Un Fiume per Amico", da noi promosso, ci vede da 5 anni accompagnare i ragazzi e le ragazze delle scuole in 5 uscite mattutine (dal 30 luglio al 3 agosto) utilizzando la bici alla scoperta del nostro territorio, ricercandone la storia, i monumenti, ed apprezzando i parchi e le sue bellezze ambientali nel tentativo di far nascere quell'amore e scoccare quella scintilla, utile poi a far si che le stesse Magliette Gialle ne diventino gli attori per la tutela", viene illustrato

Il focus di questa edizione è stato relativo al tema dell'Economia Circolare, del Littering, e dell'abbandono dei rifiuti, quindi della loro produzione e successiva gestione. Recandoci alla foce dei Fiumi Uniti è stato possibile eseguire uno studio analitico dei rifiuti spiaggiati, in un'area non antropizzata e non frequentata, registrando circa 654 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia lineare. Successivamente, salire a bordo della motonave “Stella Polare” è stato il giusto premio per i ragazzi e per l'impegno profuso. Vedere quelli che possono essere i luoghi in cui operano navi, banchine, terminal industriali ha permesso ai ragazzi di prendere coscienza su dove nasce una parte del benessere economico della nostra collettività: dalle sue industrie chimiche, dal suo porto e dalle attività commerciali ad esso collegate, di valenza internazionale. Ma anche di come questo benessere, abbia un costo ambientale da conteggiare e da mitigare il più possibile.

“La navigazione ed il confronto ci ha permesso di comprendere la parziale se non nulla conoscenza, da partedei ragazzi, di tali luoghi dove spesso trovano lavoro e dignità i loro genitori, parenti amici o conoscenti - viene evidenziato -.  Sanno poco o nulla, di cosa, di dove e di come ha origine la ricchezza della propria collettività. Ricchezza anche in termini di professionalità dei vari attori che vi operano.” Giunti a Marina, il passo successivo è stato recarsi nella Stazione Ecologica Attrezzata Sea di Hera, quale luogo e struttura atta ad attuare il principio di Economia Circolare, sottolineando come sia importante conferire in esse tutti quei rifiuti speciali o pericolosi, che non possono essere altrimenti conferiti nella normale raccolta dei rifiuti urbani.

L'ora che ci è servita per fare ritorno a Ravenna, ha consentito ad una riflessione su come era il porto 100 anni fa ( avendo preso visione delle foto storiche del porto di Ravenna, presenti in Darsena prima dell'imbarco ) e di quello che è possibile percepire oggi. “Infine, riteniamo che un’esperienza all’interno del porto dovrebbe divenire patrimonio di tutti i ravennati prevedendo visite ed approfondimenti anche tramite le scuole. Esperienze necessarie a conoscere le peculiarità e le problematiche che lo caratterizzano, affinchè aumenti la consapevolezza per averne cura e per evitare gli errori del passato. Errori legati principalmente ai temi ambientali, oggi non più accettabili nell’ottica di voler lasciare un Mondo Sostenibile a chi verrà dopo di noi", viene riportato. Queste giornate sono state oltretutto occasione per ragionare sui continui abbandoni riscontrabili a fianco dei cassonetti o in aree ambientali di pregio, valutandone i conseguenti i costi economici ed ambientali e ragionando sulle possibili cause e soluzioni mitigatrici.
 

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