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Cronaca Piazza del Popolo

"Omicidio stradale subito": sit-in in Piazza del Popolo, ma "Ravenna non c'è"

Presente anche la mamma del piccolo Gionatan La Sorsa, il piccolo travolto ed ucciso il 22 giugno scorso da un'auto pirata condotta da un 37enne bulgaro

"Per dare valore alla vita. Omicidio stradale subito". Questo lo striscione, accompagnato dalle immagini di alcune vittime innocenti della strada, scritto da decine e decine di persone che si sono date appuntamento martedì pomeriggio in Piazza del Popolo, vicino alla sede del Comune, per l'istituzione del reato di omicidio stradale. Presente anche la mamma del piccolo Gionatan La Sorsa, il piccolo travolto ed ucciso il 22 giugno scorso da un'auto pirata condotta da un 37enne bulgaro. Rispetto alla precedente manifestazione di marzo, poche persone si sono radunate al gruppo.

"Ravenna non c'è - scrive Katia Marra sul gruppo Facebook "Ravenna per Istituzione Reato Omicidio Stradale" -. Ogni volta che si lotta da soli e' come riaprire ferite che comunque non guariranno mai. Grazie alle istituzioni, al comune, alla prefettura, alle testate giornalistiche. Vi ringrazio di cuore per averci supportato". Tra le richieste "il reato omicidio stradale subito; pene certe per chi guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di stupefacenti; giustizia per le famiglie che hanno perso un caro a causa di incidenti stradali causati da persone che si sono messe alla guida nonostante lo stato psicofisico alterato; la revoca della patente a vita; e la rivalutazione dell'importanza della vita umana. Le persone che causano un incidente stradale sotto l'effetto di stupefacenti o alcool devono scontare una pena esemplare".

Omicidio stradale, manifestazione in Piazza (foto Argnani)

L'argomento, come promesso dal premier Matteo Renzi, è in discussione in parlamento e il disegno di leggo è pronto. La proposta prevede l'inserimento nel codice penale dell'articolo 589-bis (omicidio stradale) con il quale le pene sono così determinate: da otto a dodici anni in caso di morte provocata dal conducente in stato di ebbrezza; da sei a nove anni in caso di morte provocata da veicolo lanciato a velocità pari al doppio di quella consentita. Stesse pene per il conducente che, dopo aver provocato un incidente stradale con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione, da cui sia derivata la morte di una persona, si sia dato alla fuga rendendosi irreperibile. Nell'ipotesi che il conducente abbia provocato la morte di più persone, la pena può essere aumentata sino al triplo, ma non può superare gli anni 18.

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