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Cronaca

"Mar morto", Ancisi (LpRa) critica la gestione del Museo d'arte della città

Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi torna a puntare il dito contro la gestione del Museo d'arte della città

Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi torna a puntare il dito contro la gestione del Museo d'arte della città. "Claudio Spadoni mise piede nel museo comunale di Ravenna nel 1999, inizialmente come curatore delle mostre, nel 2002 come direttore del Mar - spiega Ancisi - Nel marzo 2010 il Giornale dell’Arte classificò il Mar al sesto posto tra i 50 migliori musei d'Italia, davanti al Guggenheim di Venezia, ai Musei Capitolini di Roma e al Brera di Milano. Oggi quel Mar è morto. Nel 2017 - primo anno di totale gestione De Pascale/Signorino - le presenze accertate alla mostra “Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini ad oggi” sono state 15.117, di cui svariate migliaia dovute a biglietti regalati e altre a prezzi fortemente scontati. Gli incassi sono stati appena di 83.731,84 euro. Il confronto col 2015, ultimo esercizio di totale gestione Spadoni, è schiacciante: gli incassi furono di 285.124 euro, i visitatori 43.406, senza svendite e con affluenze di gran lunga non domestiche".

"Una mostra qualificata come “La scultura in mosaico” - conclude il consigliere d'opposizione - non avrebbe dovuto esporre opere a parete, bensì che si potessero osservare da ogni lato: e ce n’erano pochissime di “sculture”; ma, soprattutto, la mostra non era inedita, bensì la ripetizione della rassegna “Scultura e mosaico” realizzata nel 2014 a Montevarchi dallo stesso curatore, a cui sono state aggiunte molte opere di mosaicisti ravennati sia pur bravi: lo testimonia il catalogo di Montevarchi. Chiamare i prodotti col vero nome e presentarli per come sono è la prima qualità che l’acquirente pretende dall’esercente. Se no, non compra".

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