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Cronaca

Gli studenti cambiano spesso scuola: "Fare chiarezza sulle dinamiche di orientamento"

"La scelta della scuola superiore è un passaggio critico della vita di ogni studente e l’incertezza nella scelta potrebbe trasformarsi in una “forza disgregatrice sul piano individuale e su quello sociale”", premette Landi

"Fare chiarezza sulle dinamiche di svolgimento dell’orientamento nelle scuole". E' quanto chiede il dirigente scolastico del Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini”  Marcello Landi, che ha inviato una lettera all’Assessorato alla Pubblica Istruzione, Politiche educative e Programmazione scolastica della Provincia di Ravenna. "La scelta della scuola superiore è un passaggio critico della vita di ogni studente e l’incertezza nella scelta potrebbe trasformarsi in una “forza disgregatrice sul piano individuale e su quello sociale”", premette Landi.

"I progetti di orientamento delle scuole medie inferiori, quando sono costruiti con cognizione di causa, riescono a prevenire il problema vasto e composito della dispersione scolastica in quanto problema sociale, che spesso rappresenta un insuccesso non solo per chi abbandona, ma anche per chi viene abbandonato - continua il dirigente scolastico del Liceo Artistico -. Sicuramente non è il singolo progetto che può modificare il sistema, ci vogliono idee forti e condivise da tutte le Istituzioni, in primo luogo, per ovviare al problema della mobilità che se fino a poco tempo fa era sostenuto dalle passerelle, ora si scontra inevitabilmente con le restrizioni che la riforma economica infligge alle scuole ponendo invalicabili limiti alla concessione di classi inibendo, di fatto, qualsiasi spazio di manovra successiva alla loro formazione".

"Il Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini” di Ravenna - afferma Landi - da tempo impegna grandi energie per fronteggiare questo problema, con diversi progetti e attività che, a partire proprio dall’orientamento in entrata e in uscita, coinvolgono anche chi è in maggiore difficoltà in un momento importante della vita, quello in cui gli adolescenti si apprestano ad affrontare il cammino delle scuole superiori, con nuovi compagni, nuovi insegnanti e nuove abitudini di vita e, per molti, anche non nella stessa città o paese di residenza.  Le scuole non possono affrontare da sole la complessità di problemi che riguardano i movimenti di centinaia di ragazzi nativi digitali, ognuno con retaggi culturali e aspettative diverse, e, nel tempo stesso, non può neppure pensare di delegare ad altri la centralità della sua funzione, perciò si rende necessario un coordinamento superiore che regoli le modalità dell’orientamento scolastico in uscita, con precisi obiettivi, condivisi dai giovani e dai genitori, volti a promuovere indiscriminatamente tutte le offerte del territorio, nell’ottica del recupero del protagonismo delle giovani generazioni responsabili della loro crescita e messe in condizione di scegliere per il loro futuro".

"Sono troppe le occasioni in cui assistiamo a forme di orientamento ‘pilotato’ o ‘circoscritto’ in cui le opzioni sono veicolate su alcune scuole superiori, uniche destinatarie delle attività organizzate dai referenti delle scuole medie e questo, a volte, determina scelte sbagliate da parte degli alunni, anche per scarsa informazione sui contenuti della Riforma - osserva il dirigente -. Ciò determina il continuo passaggio in corso d’anno degli studenti da una scuola all’altra, fatto che coinvolge il nostro Liceo, in maniera piuttosto forte ed è per tutti questi motivi che chiediamo all’Istituzione che gestisce le politiche educative della Provincia di Ravenna di fare chiarezza sulle dinamiche di svolgimento dell’orientamento nelle scuole, pur nel rispetto della piena autonomia, e un incontro con tutti i presidi, i referenti delle scuole medie inferiori e i coordinatori delle classi terze di Comuni come Alfonsine, Mezzano, Lugo, Faenza, Cervia, Bagnacavallo, Massalombarda per confrontare e presentare i piani dell’offerta formativa delle scuole, con particolare attenzione a quei pochi che offrono sul territorio curriculi specifici e unici, diversi da quelli delle altre scuole, ma ugualmente competitivi nella promozione del successo formativo e nella valorizzazione dell’individuo come persona capace e competente in grado di affrontare con dignità percorsi universitari e imprenditoriali".

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