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Cronaca

Tav, la Cmc "punzecchiata" da Travaglio nel programma di Santoro

Marco Travaglio "punzecchia", a Servizio Pubblico, la Cmc di Ravenna riguardo l'appalto che la cooperativa edile ravennate si aggiudicò per i lavori alla Tav: "Siamo passati da falce e martello a calce e martello"

Marco Travaglio “punzecchia”, a Servizio Pubblico, la Cmc di Ravenna riguardo l'appalto che la cooperativa edile ravennate si aggiudicò per i lavori alla Tav. “Siamo passati da falce e martello a calce e martello” contesta il noto giornalista riferendosi al grosso appalto nelle mani della Cmc per la realizzazione del cunicolo esplorativo della montagna.

Giovedì sera, durante la puntata della nota trasmissione di Michele Santoro in onda sui canali satellitari, si è parlato della Torino-Lione e della protesta nuovamente accesa contro il cantiere in Val di Susa.  Durante il suo monologo, il giornalista ha dichiarato che la Tav più che un' opera inutile, è dannosa, facendo un elenco dei riscontri negativi sia in termini ambientali che economici. Proprio su questo punto, Travaglio ha puntato il dito su chi invece sostiene i lavori, facendo riferimento a interessi politici ed economici: “Il sospetto – dichiara Travaglio - che dietro ci sia qualcosa di non detto aumenta quando si sentono parlare i difensori del tav”.

Tra i favorevoli all'opera, anche il Pd e qui è scattato il collegamento con la Cmc. L'impresa ravennate è, infatti uno dei fiori all'occhiello del mondo cooperativo dei costruttori edili definiti “rossi” dai retaggi. Un colosso specializzato nel settore che vanta opere di rilievo nei cinque continenti. Ospite in studio da Santoro c'era Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico: “Bersani l’ha ripetuto anche stasera – ha detto il giornalista – 'in fondo è solo un treno', no, non è solo un treno, è una linea ferroviaria che scava 53 chilometri nella montagna e che guarda caso è appaltata a una cooperativa rossa, la Cmc di Ravenna, molto nota alle cronache, soprattutto giudiziarie, per i suoi vecchi rapporti con Primo Greganti (coinvolto nell'inchiesta Mani Pulite in cui venne accusato di aver preso una tangente nell'ambito dell'affare Enel quando era ancora un militante del PCI, ndr) siamo passati da falce e martello a calce e martello”.

Il colosso ravennate si aggiudicò nel 2005 l'appalto, il cui valore è di circa 93 milioni di euro, per la realizzazione del cunicolo esplorativo di Venaus che servirà per acquisire le conoscenze essenziali per la realizzazione del futuro tunnel di base. Tale tunnel unirà Sain Jean de Maurienne con Venaus in Val di Susa per una lunghezza di 53 km. I vertici della Cmc, sentiti dalla nostra redazione di RomagnaOggi-RavennaToday.it, hanno preferito non rilasciare dichiarazioni in questa fase delicata.

Riguardo al progetto, Travaglio l'ha definito come: “'idea folle quella di fare una nuova ferrovia per portare le rape e le fave, sopratutto le fave, mezz'ora prima da Torino a Lione. Basta dare un' occhiata, infatti, ai dati del traffico merci fra  Italia e Francia che è salito fino al 2000 e da allora è colato a picco. Il grosso del traffico passa dal Gottardo e dal Brennero. Questo sarà un cantiere che durerà 15 anni, scaverà 53 km in una montagna piena di amianto e materiale radioattivo. Alla fine il Tav dovrebbe costare, secondo l'ipotesi maxi, dai 18 ai 20 miliardi di euro, quanto basterebbe per cablare tutta l'italia a 100 megabyte o, nella versione low cost, 8 miliardi tanti quanti la Gelmini ne ha tagliati alla  scuola, alla ricerca e all'università negli ultimi 3 anni”.

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