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Cronaca

Pineta Ramazzotti, devastata dal fuoco. E soffocata dall'acqua

Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna, e Pasquale Minichini, commentando i danni causati dalla mareggiata di mercoledì notte che si è abbattuta sul litorale ravennate.

"C’era una volta un capanno alla foce dei Fiumi Uniti; c’era una volta un argine retrodunale che proteggeva la pineta Ramazzotti; c’era una volta una distesa di dune dalla battigia alla pineta; c’era una volta una rigogliosa pineta. Speriamo di non dover dire, alla prossima, c’era una volta Lido di Dante". Così Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna, e Pasquale Minichini, commentando i danni causati dalla mareggiata di mercoledì notte che si è abbattuta sul litorale ravennate.

Pineta Ramazzotti, i danni del maltempo

"È stata sufficiente una mareggiata, di breve durata e neanche troppo forte, a provocare consistenti danni sia all’ambiente naturale di Lido di Dante, sia ad alcune strutture del paese, l’emblema delle quali è, come sempre, il bagno Smeraldo - continuano Ancisi e Minichini -. Ma, se pure il mare ha interessato la strada del lungomare, avendo abbattuto la lastra di cemento di uno stradello posta a protezione dall’ingressione marina, ed ha lambito l’argine a nord della località, ad avere la peggio questa volta è stata la nostra pineta Ramazzotti".

"Dopo l’incendio del 19 luglio scorso, l’ingresso di acqua dal mare sta facendo il resto. In più punti, l’argine retrodunale è stato eroso e scavalcato dalle onde, che vi hanno depositato quantità enormi di materiali legnosi, rendendo impraticabili anche le passeggiate a piedi. Quel che restava delle dune, dalla battigia alla pineta, è solo un ricordo - chiosano gli esponenti di LpRa -. Immensi specchi d’acqua salmastra hanno allagato la pineta, al di qua e al di là di quel che resta dell’argine".

"Poiché le mareggiate non sono finite, anzi novembre è il loro mese per eccellenza, due sono gli aspetti preoccupanti - osservano Ancisi e Minichini: -  il mancato intervento delle opere di difesa a mare per la protezione dell’abitato; e il mancato innalzamento dell’argine retrodunale per la protezione della pineta". Riguardo alla protezione dell’abitato, sottolineano Ancisi e Minichini, "i lavori avrebbero dovuto essere eseguiti entro l’estate 2011
(dichiarazione dell’assessore Corsini il 15 settembre 2010 ai quotidiani locali). Siamo purtroppo abituati a prendere con beneficio d’inventario le affermazioni dell’assessore, sulle quali fa scuola, a Lido di Dante, l’eterna irrisolta messa in sicurezza della via Marabina"-

Quanto alla protezione della pineta, "giorni fa avevamo lanciato l’allarme su quello che sarebbe potuto accadere qualora non si fosse proceduto alla sopraelevazione dell’argine entro breve tempo. Non abbiamo ricevuto riscontro. Allo stato dei fatti, non è però accettabile che le istituzioni continuino a non affrontare di petto, quasi disinteressandosene, l’emergenza della tutela e della salvaguardia di uno tra i più bei siti naturalistici d’importanza nazionale e comunitaria".

"Il Corpo Forestale dello Stato, gestore delle riserve naturali “Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano” e “Pineta di Ravenna-Sezione Ramazzotti” e che ha il compito di sovrintendere ai lavori di ricostruzione e di messa in sicurezza della pineta, eserciti i propri doveri - evidenziano i componenti di LpRa -. Il sindaco Matteucci, in occasione dell'assemblea pubblica sulla ricostruzione della pineta di Lido di Dante, avvenuta il 18 agosto scorso, mise al primo dei 10 punti della sua relazione: “Il ventaglio degli interventi di ripristino ambientale per la ricostituzione della pineta Ramazzotti”, fissando come “periodo di realizzazione: fine estate - inizio autunno 2012”. E più avanti, disse: “…da metà settembre arriverà il tempo delle scelte, l'Amministrazione assumerà i propri orientamenti definitivi e si confronterà con il Corpo Forestale dello Stato e il Parco del Delta del Po, coinvolgendo la Provincia e la Regione. A quel punto bisognerà rimboccarsi le maniche e remare tutti nella stessa direzione: ricostruire e proteggere…Voglio già dare a tutti un nuovo appuntamento a ottobre”. Non ha detto di che anno. Il problema è che, nel frattempo, la pineta muore".

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