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Cronaca Faenza

Maxi frode fiscale da 12 milioni di euro: la Finanza sequestra beni milionari

Il provvedimento giunge all’esito di un’approfondita indagine di polizia economico-finanziaria condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna, in esecuzione di un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del pubblico ministero Marilù Gattelli, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie e di beni per oltre 3 milioni di euro nei confronti di un imprenditore faentino e di due soggetti di etnia cinese residenti a Prato, indagati per frode fiscale. Il provvedimento giunge all’esito di un’approfondita indagine di polizia economico-finanziaria condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza, che ha consentito, spiegano fonti investigative, "di individuare un’ingentissima evasione fiscale messa in atto da imprese faentine operanti nel settore delle confezioni e del commercio di capi di abbigliamento riconducibili ad una coppia di cittadini cinesi, ma di fatto gestite da un imprenditore manfredo con l’ausilio di un professionista fiorentino, depositario della contabilità delle aziende riconducibili al sodalizio". Tutti i responsabili dell’articolata frode fiscale, del valore di oltre 12 milioni di euro, sono stati denunciati per "omessa dichiarazione, di emissione ed utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, di occultamento e distruzione di documenti contabili e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte".

Le Fiamme Gialle hanno appurato la creazione di società “cartiere”, cioè vere e proprie scatole vuote del tutto prive di reale consistenza economico-aziendale e inottemperanti ad ogni obbligo fiscale, che sono state utilizzate per emettere fatture relative ad operazioni inesistenti per svariati milioni di euro nei confronti delle imprese gestite dall’imprenditore di Faenza dominus della frode, il quale aveva anche simulato l’alienazione di alcuni beni immobili a soggetti terzi, con lo scopo di metterli al riparo da possibili provvedimenti cautelari. Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Faenza, che ha così posto sotto sequestro, oltre a ingenti disponibilità finanziarie rinvenute sui conti correnti degli indagati, anche un immobile, un garage e tre autovetture nella disponibilità dei soggetti coinvolti.

"La scoperta di gravi frodi come questa - viene illustrato - è il prioritario obiettivo a cui tende il dispositivo operativo della Guardia di Finanza nell’ambito del contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali: dispositivo che dal 2018 è stato reso ancora più efficace grazie alle ulteriori direttive in materia dettate dal Comando Generale del Corpo. Chi utilizza fatture false e mette in piedi sistemi articolati e complessi di frode come quelli svelati dall’indagine portata a termine dalle Fiamme Gialle faentine è un vero e proprio criminale fiscale, che sottrae risorse fondamentali per lo sviluppo e la crescita economica del Paese, a discapito degli imprenditori e professionisti onesti che svolgono ogni giorno la loro attività nel rispetto delle regole e della legalità".

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