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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cervia

Mensa amica ed Emporio solidale: nel 2017 pasti caldi a 15mila indigenti

Durante l’anno la Mensa ha garantito 14.911 pasti, 13.632 sportine per la cena, 4.081 docce e 1.089 lavaggi con lavatrice; l’Emporio ha aiutato 87 nuclei (260 persone) garantendo complessivamente 2.245 spese

Il 2017 per Mensa Amica e per l’Emporio Solidale di Cervia è stato un anno importante. Infatti le due realtà, gestite dall’associazione “Un posto a Tavola” e dal Coordinamento del Volontariato locale, hanno collaborato in tantissime occasioni, riuscendo in questo modo ad andare incontro alle diverse esigenze delle persone, in modo totalmente gratuito e sempre più appropriato. Tutto ciò è stato possibile grazie all’operare quotidiano di molti volontari (anche beneficiari), ai tanti chilometri fatti per recuperare prodotti alimentari in negozi, supermercati, aziende locali e non solo, alle forniture di prodotti marchiati Ue ricevute gratuitamente dal Banco Alimentare di Imola, alle relazioni costruite con le altre associazioni del territorio (cervese e dell’Emilia Romagna), alla partecipazione attiva all’interno della rete degli Empori Solidali dell’Emilia Romagna.

"Nel 2017 abbiamo ospitato e partecipato a vari eventi (anche con risonanza europea) - spiegano dall'associazione - abbiamo consolidato relazioni con alcune associazioni che ci hanno permesso di recuperare e distribuire prodotti alimentari per animali e giochi per bambini. A questo si aggiungono le tante manifestazioni di stima, di riconoscimento e i gesti solidali ricevuti dalla Comunità. Durante l’anno la Mensa ha garantito 14.911 pasti, 13.632 sportine per la cena, 4.081 docce e 1.089 lavaggi con lavatrice; l’Emporio ha aiutato 87 nuclei (260 persone) garantendo complessivamente 2.245 spese. Il 41% dei nuclei sostenuti vive a Pinarella-Tagliata, il 58% ha un’età che va da 18 a 64 anni. I volontari coinvolti sono stati 58, di cui il 53% costituito da beneficiari. Oltre 91.000 i prodotti distribuiti e inoltre ci sono state 128 cessioni di eccedenze alimentari verso altre associazioni per evitare sprechi. Il 2017 è stato anche l’anno della prima esperienza di raccolta fondi on-line. A fronte di un’importante spesa annuale per l’energia elettrica (utilizzata per le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività e alla conservazione dei prodotti) abbiamo lanciato un appello per “aiutarci a mantenere le luci accese” nelle nostre due strutture. Al primo giro di boa (mancano quaranta giorni al termine) la risposta è stata entusiasmante: l’83% del percorso è stato fatto. Mancano pochi metri al traguardo e per questo ci permettiamo di chiedere alla Comunità un ultimo sforzo. Le modalità di aiuto possono essere diverse: fare passaparola con i propri amici, organizzare un evento, etc".

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