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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La Mille Miglia 2020 torna a Ravenna: il percorso dei bolidi d'epoca

E' stato avviato un processo di candidatura volto all’iscrizione della Freccia Rossa alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Unesco

La 1000 Miglia 2020, 38esima edizione della rievocazione storica della corsa disputata dal 1927 al 1957, prenderà il via da Brescia il prossimo 13 maggio per farvi ritorno sabato 16, e passerà anche da Ravenna. Ai nastri di partenza della più importante gara di regolarità al mondo per auto storiche ci saranno quest’anno 400 vetture, trenta in meno dello scorso anno, allo scopo di garantire maggiore sicurezza e qualità dei servizi agli equipaggi in gara. Le vetture saranno selezionate da un’apposita commissione tra quelle preventivamente registrate entro la data di chiusura delle iscrizioni alla 1000 Miglia 2020. Come ogni anno, la gara sarà preceduta da oltre cento esemplari di auto moderne.

Il percorso

Mercoledì 13 maggio, da Brescia, il corteo di auto storiche attraverserà i suggestivi comuni del Lago di Garda, Desenzano e Sirmione, e passerà via via da Villafranca di Verona, Mantova, Ferrara e Ravenna per concludere la prima giornata di gara a Cervia - Milano Marittima.
Da Cesenatico, il giorno dopo si scenderà fino a Urbino, Fabriano, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno per entrare quindi nelle zone che portano ancora i segni del terremoto del 2016, passando per Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Amatrice. Da Rieti, le auto d’epoca arriveranno a Roma dove, dopo la consueta sfilata tra le vie della Città Eterna, concluderanno la seconda tappa sulla sempre emozionante passerella di via Veneto. Il terzo giorno, venerdì 15 maggio, al via di buon mattino per la terza e lunga tappa, le vetture toccheranno in successione Ronciglione, Radicofani, Viterbo e Castiglione d’Orcia per tornare poi a sostare nella magnifica Piazza Il Campo di Siena. Risalendo da Lucca, le auto lasceranno la Toscana attraversando il Passo della Cisa, per poi fare tappa a Parma, la città Capitale Italiana della Cultura 2020, che accoglierà gli equipaggi per l’ultima notte di gara. Sabato 16 maggio, la quarta e ultima giornata vedrà il passaggio da Salsomaggiore Terme, dal borgo di Castell’Arquato (Piacenza), da Cernusco sul Naviglio, la cittadina in provincia di Milano recentemente nominata Città Europea dello Sport 2020 e quindi da Bergamo, prima di concludere la competizione sulla pedana di arrivo di Viale Venezia a Brescia, dove tutto ebbe inizio 93 anni prima, nel 1927, con la prima Coppa delle 1000 Miglia.

"L’edizione della 1000 Miglia 2020 – ha dichiarato Franco Gussalli Beretta, Presidente di 1000 Miglia Srl – sarà ricca di novità e certamente non tradirà quel sentimento di meraviglia e profonda emozione che gli italiani da sempre riservano ai gioielli in gara e a chi ha la capacità di condurli. Abbiamo deciso di abbassare ulteriormente il numero delle auto in corsa così da garantire maggiore sicurezza, esclusività e aumento della qualità dei servizi offerti ai partecipanti. Poiché negli anni - ha proseguito Gussalli Beretta - è aumentata la necessità di trasparenza e garanzia di storicità delle vetture iscritte a una manifestazione di portata globale come 1000 Miglia, abbiamo deciso di accettare le domande di iscrizione delle auto che abbiano completato, entro la data di chiusura delle iscrizioni alla 1000 Miglia 2020, l’iscrizione al Registro 1000 Miglia nato con l’intento di censire, classificare e certificare le vetture protagoniste delle ventiquattro edizioni della 1000 Miglia disputate dal 1927 al 1957".

Enzo Ferrari definì la 1000 Miglia “Un museo viaggiante unico al mondo” e dal 1927, anno della prima edizione, la corsa ha conservato la sua propensione all’innovazione e soprattutto non è mai stata solo una gara ma un mix di storia, sguardo al futuro e viaggio attraverso le bellezze ineguagliabili dell’Italia. Anche per queste ragioni, il Presidente di Aci Brescia, Aldo Bonomi, ha annunciato che è stato avviato un processo di candidatura volto all’iscrizione della Freccia Rossa alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Questo processo, che ha avuto inizio nel 2019, vedrà l’intensa partecipazione di comunità ed istituzioni che faranno squadra per mirare all’iscrizione della 1000 Miglia all’Unesco nel 2022; tra chi opererà in sinergia con Aci Brescia e 1000 Miglia Srl ci sarà il Comune di Brescia che ha messo a disposizione la fondamentale risorsa dell’esperienza in materia della Fondazione Brescia Musei.

"Crediamo fortemente – ha aggiunto Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl – nel valore di questa gara che da sempre è sinonimo di progresso, ricerca tecnologica e dinamismo di un settore, quello automotive, orgoglio e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Per tutelare e proteggere questo patrimonio abbiamo apportato, a partire da quest’anno, importanti novità organizzative a cominciare dall’introduzione di precisi vincoli di registrazione delle vetture. Si tratta di uno sforzo sia da parte di 1000 Miglia Srl sia richiesto agli appassionati che vogliono partecipare alla corsa che, una volta a regime, non solo semplificherà le iscrizioni ma garantirà soprattutto l’autenticità delle vetture partecipanti, grazie anche alla collaborazione con ACI Storico, ACI Sport e FIVA, Fédération Internationale des Véhicules Anciens".

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