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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Mini-Imu, l'Unione della Bassa Romagna eviterà la stangata ai cittadini

“Con tale Decreto il Governo è venuto meno agli impegni presi con i Comuni e i contribuenti", ha spiegato il presidente dell’Unione Raffaele Cortesi

Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha formalizzato il proprio impegno per evitare che la “Mini IMU” gravi sui cittadini. L’imposta, complessivamente, sarebbe costata circa 650mila euro. Questi fondi saranno messi a disposizione dei bilanci comunali per il 2014 dalla stessa Unione, grazie agli avanzi di bilancio 2012, se il Governo non provvederà ad abolire il pagamento dell’imposta.

La decisione, votata all’unanimità, è arrivata mercoledì sera in Consiglio, dopo settimane di incertezze della politica nazionale: in base a quanto stabilito dal Governo con il D.L. 133 del 30 novembre 2013, i contribuenti dovranno pagare una quota di conguaglio della seconda rata dell'IMU calcolata sulla differenza tra aliquote fissate dal Comune e aliquote di base (per abitazioni principali e terreni agricoli). Per i Comuni dell’Unione della Bassa Romagna le tipologie di immobili interessate al conguaglio sono le abitazioni principali, per le quali tutti i Comuni hanno fissato l’aliquota al 5 per mille (aliquota di base 4 per mille), e i terreni agricoli, per i quali i Comuni hanno fissato l’aliquota all’8,6 per mille (aliquota di base 7,6 per mille).

“Con tale Decreto il Governo è venuto meno agli impegni presi con i Comuni e i contribuenti - ha spiegato il presidente dell’Unione Raffaele Cortesi -. Infatti, mentre la prima rata IMU è già stata completamente abolita, non è stata mantenuta la stessa indicazione per la seconda, come invece assicurato. Inoltre, fissando al 16 gennaio 2014 la scadenza per il versamento di tale imprevisto conguaglio, si è provocato un rilevante ingorgo procedurale che complicherà ulteriormente la già difficile situazione dei cittadini e delle imprese. Chiediamo al Governo e al Parlamento un intervento immediato e urgente al fine di modificare il Decreto Legge 133, abrogando il comma 5 dell'Articolo 1, abolendo così il versamento integrativo per l'abitazione principale e per i terreni agricoli”.

Il pagamento del conguaglio della seconda rata IMU è obbligatorio, i Comuni non possono farsi carico di tale incremento fiscale perché in capo ai singoli contribuenti e non possono nemmeno stabilire regole o modalità diverse (riduzione delle aliquote, aumento delle detrazioni o scontistiche immediate) al fine di agevolare i propri cittadini. “Avevamo annunciato che i fondi derivati dall’avanzo del bilancio 2012 dell’Unione sarebbero stati destinati a tre temi: aiutare le imprese e l’innovazione, e lo abbiamo fatto con i 480mila euro del bando indetto lo scorso 10 settembre e con il rifinanziamento dei consorzi di garanzia; aiutare il sociale, attraverso un aumento del gettito per il welfare, e infine per il sostegno del reddito, ed è stato fatto mantenendo la Tia al posto della Tares, e oggi con questa importante operazione di 650mila euro”.

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