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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Molotov contro casa, parla Casadio: "Pompieri bravi con me come con tutti"

"Hanno assalito la mia casa e aggredito la mia famiglia - ha affermato Claudio Casadio -. Ma la solerzia dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine non era dovuta al mio ruolo istituzionale."

Visibilmente provato dall'attacco intimidatorio subìto nella nottata tra giovedì e venerdì, il presidente della Provincia, Claudio Casadio, si è presentato venerdì pomeriggio in Provincia per prender parte alla seduta straordinaria del consiglio provinciale. Accolto da un caloroso applauso, Casadio ha ringraziato tutti per la solidarietà: “Hanno assalito la mia casa e aggredito la mia famiglia. Ma la solerzia dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine non era dovuta al mio ruolo istituzionale.

Casadio ha spiegato che si è trattato di "un fulmine a ciel sereno" e che "non c'é alcuna ipotesi da scartare. Spero che i responsabili siano scoperti al più presto". Ha anche aggiunto che "mi ha dato molto fastidio leggere sul web commenti che ipotizzavano come l'intervento sia stato tanto celere perché la persona colpita era una figura istituzionale".

Consiglio provinciale straordinario per l'attentato a casadio (Foto Argnani)

"Le forze dell'ordine avrebbero agito così con qualsiasi cittadino - chiosa il presidente della Provincia -. Credo che l'antipolitica, che pure ci sta facendo riflettere, non debba travalicare andando ad insinuare dubbi sulle istituzioni che sono preposte alla nostra sicurezza". In merito a un'eventuale pista politica, Casadio ha aggiunto che "é prematuro dire che quanto successo sia legato alla mia figura di Presidente della Provincia. Di certo il tema della famiglia è molto delicato. Diciamo che siamo tutti ancora un po' intontiti da quanto è successo".

Alla seduta straordinaria hanno voluto testimoniare personalmente la propria solidarietà al presidente Casadio il senatore Vidmer Mercatali, gli onorevoli Stefano Collina, Alberto Pagani, Giovanni Paglia, Enzo Lattuga, Gabriele Albonetti, il presidente della Regione, Vasco Errani, il presidente del gruppo Pd in consiglio regionale Marco Monari, i consiglieri regionali Gianguido Bazzoni e Mario Mazzotti, Sindaci e rappresentanti delle forze economiche e sociali.

Il presidente del consiglio provinciale Gabriele Rossi ha aperto i lavori: “L’aggressione al presidente Casadio e alla sua famiglia è un fatto grave insolito per la nostra comunità. Non abbiamo paura, anzi, vogliamo rispondere con un gesto univoco di solidarietà e di vicinanza a lui e ai suoi cari.” Sono seguiti gli interventi di: Gianni Bessi, vicepresidente della Provincia, che ha ringraziato "quanti si sono stretti intorno al presidente Casadio. A partire dal Prefetto che ha immediatamente convocato il tavolo dell’ordine pubblico dove abbiamo analizzato la situazione e concordato questa risposta unitaria delle istituzioni. Abbiamo piena fiducia nell’impegno e nel lavoro delle forze dell’ordine.”

“Si tratta di un evento senza precedenti per la comunità faentina che non deve essere sottovalutato. La nostra comunità però è sana e noi abbiamo l’onore di rappresentarla - evidenzia Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza -. I cittadini devono sentirsi uniti alle istituzioni, in questo momento, nonostante i tanti tentativi di delegittimazione. Con questa consapevolezza mi stringo a Claudio e alla sua famiglia.”

Presente anche Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna, secondo il quale "l’attacco contro la casa di Claudio è contro la casa e la famiglia di ciascuno di noi, contro la nostra comunità tutta. Dobbiamo condividere un’idea di convivenza civile e di comunità, lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Dobbiamo ritrovarci in questa comunità al di là di confronti anche aspri, polemiche e divisioni.

L'ORDINE DEL GIORNO - Il consiglio provinciale, su proposta di tutti i capigruppo, ha votato all’unanimità l'ordine del giorno "Ferma condanna del consiglio provinciale riunito in seduta straordinaria di ogni forma di intimidazione per l'aggressione al Presidente Casadio" nel quale viene espressa "la più viva solidarietà e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio subito dal presidente Casadio e della sua famiglia. Un gesto grave e inconsulto di aggressione e di pesante intimidazione che ci richiama tutti alla necessità di isolare la cultura della violenza e rafforzare la vigilanza democratica in ogni direzione. Il consiglio apprezza e sostiene l'impegno concreto delle forze dell’ordine per individuare i responsabili e riaffermare il principio della legalità e le sollecita a vigilare e intervenire con la massima fermezza. Il consiglio ribadisce che nessun atto di violenza ci impedirà di tenere fede ai nostri valori e alla nostra fiducia nella libertà, nella democrazia e nello stato di diritto.

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