Muore in sei mesi: sospetto caso di "Mucca pazza"

Una malattia rara che non lascia scampo: è morta a 68 anni Rita Mazzotti, pensionata di San Pietro in Trento, che secondo i medici sarebbe stata colpita dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob, una variante umana di quello che è conosciuto come morbo della "mucca pazza". A darne notizia sono i quotidiani locali in edicola giovedì mattina. La donna è deceduta nella notte tra venerdì e sabato all'ospedale di Cervia e il cadavere è stato sottoposto ad autopsia per accertare le cause della morte, anche se i medici sembrano già essere sicuri che si tratti proprio di quella rara malattia per la quale non esiste cura. I funerali della donna si sono svolti mercoledì pomeriggio.

I primi segnali della malattia sarebbero comparsi a giugno 2016, quando la pensionata avrebbe iniziato ad avere problemi di equilibrio (uno dei primi sintomi della malattia). I medici, tuttavia, non lanciano alcun allarme "mucca pazza": il morbo, infatti, oltre alla forma "alimentare" può essere genetico o trasmesso tramite materiale sanitario infetto. L'incubazione della malattia, inoltre, può durare per più di 20 anni.

La malattia

Il primo sintomo della malattia di Creutzfeldt-Jakob è una progressiva demenza che porta alla perdita di memoria, a cambiamenti di personalità e allucinazioni, accompagnate da disturbi del linguaggio, movimenti involontari, disfunzioni dell'equilibrio e della coordinazione, cambiamenti nella marcia, postura rigida e convulsioni. In alcune persone, i sintomi possono continuare per anni. La durata della malattia varia notevolmente, portando a morte in molti mesi o poche settimane, ma solo il 15% dei casi sopravvive per più di due anni. La maggior parte dei pazienti muore a sei mesi dall'esordio, spesso a causa di infezioni intercorrenti quali polmoniti dovute al deterioramento del riflesso della tosse.