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Cronaca

Morte a Marina, tra l'indifferenza e lo sballo che non si ferma

Un video diffuso da "Lista per Ravenna" mostra quanto avvenuto nella notte tra sabato 25 e domenica 26 giugno scorso, in cui morì una ragazza di Modena di 27 anni. Le difficoltà dei soccorsi e la festa che non si è fermata

 Per superare la situazione di pericolo e sballo a Marina di Ravenna e nei lidi ravennati, c'è ancora molto da lavorare. Lo dimostra il video diffuso da Lista per Ravenna (non disponibile per ragioni tecniche) in una conferenza stampa per mostrare quanto avvenuto nella notte  tra sabato 25 e domenica 26 giugno scorso, in cui morì una ragazza di Modena di 28 anni. Un documentario-shock, un video registrato con il telefonino da un giovane presente alla festa di uno stabilimento balneare.

Morte a Marina, tra difficoltà e indifferenza



VIDEO - Nel video si nota lo stabilimento balneare pieno oltremisura, con un numero di persone di molto superiore ai limiti consentiti. Le immagini rivelano anche la fatica dell'ambulanza e dei mezzi di soccorso per arrivare sul luogo della tragedia, a causa delle auto parcheggiate abusivamente e del gran caos.

TESTIMONIANZA - Poi le parole di un infermiere arrivato sul posto, Leonardo Barbieri, che racconta le difficoltà incontrate anche una volta arrivato sul posto, quando la musica ha continuato ad andare a pieno volume, creando problemi agli operatori del 118 sia nel comunicare tra loro che nell'utilizzo degli strumenti sanitari (in primis il defibrillatore). La ragazza era stata colta dal malore tra il bagno e i lettini.

TRAGEDIA INEVITABILE – Alvaro Ancisi, leader della Lista per Ravenna che ha organizzato la conferenza stampa, ha specificato che purtroppo la morte della giovane era inevitabile. La ragazza, infatti, era già in blocco cardiocircolatorio quando i sanitari del 118 erano ancora in viaggio. Una seconda chiamata al Pronto soccorso, infatti, era stata effettuata da personale medico operativo a Modena che per puro caso quella sera si trovava a Marina, comunicando la gravità della situazione. Successivamente in ospedale si è riscontrato che purtroppo la giovane soffriva di un disturbo congenito e irrisolvibile.

THE SHOW MUST GO ON – La cosa che più colpisce della testimonianza, oltre all'immensità della tragedia di una vita umana che se ne va in un contesto di festa a soli 28 anni, è l'indifferenza in cui tutto è avvenuto. Eloquente la testimonianza dell'infermiere: “lì non era possibile lavorare, non c’era luce, era una situazione disagiata, e io non potevo comunicare col ragazzo che lavorava con me. La musica continuava ad andare a tutto volume. C'era una cubista che mi ballava dietro la testa”. Gli stessi buttafuori per fare entrare i soccorsi nel bagno, hanno dovuto usare la forza, con grida e spintoni per farsi largo tra le centinaia e centinaia di persone che affollavano il bagno.

LE PROPOSTE – Alla luce di questa tragedia, Alvaro Ancisi assieme all'altro consigliere comunale di Lista per Ravenna, Nicola Grandi, ha avanzato quattro proposte. La prima riguarda il “rispetto delle capienze” con “sanzioni severe, fino alla chiusura dell’attività, in caso di sforamenti” dei limiti di capacità consentiti. La seconda è “pugno di ferro” per garantire il “rispetto del divieto di sosta negli stradelli che conducono agli stabilimenti balneari o li fiancheggiano”.

La terza è quella di prevedere  “in ogni determinato tratto di arenile, a servizio di più stabilimenti balneari dediti a spettacoli notturni, personale infermieristico con defibrillatore, per affrontare immediatamente i casi di emergenza che si presentino”. Infine, “nel momento in cui si verifichino casi gravi di malori, e comunque necessità di rianimare persone, le feste devono essere immediatamente sospese”.
 

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