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Cronaca

Morte di Tonini, il comunicato ufficiale: "E' tornato alla casa del Padre"

tanti fedeli che da tempo erano preoccupati per l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’arcivescovo quasi centenario. Lo scorso 20 luglio, il giorno del suo compleanno, la sua ultima apparizione in pubblico, aveva avuto parole di riflessione sul giornalismo

Sulla morte di Tonini è stato divulgato anche un comunicato ufficiale: “L'arcivescovo mons Lorenzo Ghizzoni della Diocesi di Ravenna e Cervia, insieme all'Opera di Santa Teresa, comunicano con profondo dolore la scomparsa di Sua Eminenza, Cardinal Ersilio Tonini, che questa mattina alle ore 2 è ritornato al Padre, avvenuta nel suo alloggio presso l'Istituto Santa Teresa del Bambino Gesù, dove risiedeva''. Dopo quello una pioggia di reazioni di cordoglio.

Così è avvenuto l’annuncio ai tanti fedeli che da tempo erano preoccupati per l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’arcivescovo quasi centenario.  Lo scorso 20 luglio, il giorno del suo compleanno, la sua ultima apparizione in pubblico, aveva avuto parole di riflessione sul giornalismo:  dal suo letto e con un filo di voce, aveva parlato del ruolo del giornalismo italiano ed internazionale. ''Il giornalismo non ha ancora capito quale sia il suo ruolo - aveva detto - perché il suo vero ruolo, il suo compito è quello di andare a vedere la realtà attuale con gli occhi degli uomini attuali. Il giornalismo italiano e mondiale o è profeta o è niente!''.

Di fronte alla torta e al tradizionale rito degli auguri, il cardinale aveva aggiunto: ''si fa presto a dare una benedizione, ma è la parola buona che invece è difficile da dare, perché la parola buona viene dal cuore e deve penetrare nella coscienza e per fare questo non basta la parola 'auguri', ma bisogna aiutare le singole persone a penetrare nel loro cuore''. Giornalista, scrittore, grande filosofo, prediligeva tra tutti Socrate e Platone, che citava di continuo. Uomo coltissimo, di profondissima fede, era amato da credenti e non. La sua dialettica, il suo amore per la ricerca della verità e la sua profonda umiltà - ricordano all'Opera di Santa Teresa - ne hanno fatto un personaggio unico, amato e stimato da tutti. Con i giovani, in particolare, aveva un rapporto affettuoso, sapeva dialogare con loro e comprenderne i problemi. Arrivava al cuore di tutti e pur cogliendone le debolezza sapeva esaltare e trovare gli aspetti positivi di ciascuno. ''Quel che il Signore vorrà da te, lo vorremo anche noi'', era la frase che gli ripeteva l'amatissima mamma sin da piccolo e che il cardinale era solito ricordare insieme a ''Salvati l'anima, figliolo''. Suor Paola è stata l'instancabile assistente che lo ha seguito e appoggiato in tutte le sue 'avventure', riporta l’agenzia ansa.

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