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Cronaca Russi

Russi in lutto: si è spenta la splendida voce del soprano Claudia Olinfa Parada

Riconosciuta come una delle maggiori cantanti liriche del Sudamerica. Diplomata al conservatorio di Santiago del Cile in violino e canto, fece carriera in Europa per più di 40 anni, diretta da grandi maestri d'orchestra

Si è spenta giovedì a Cagliari, all'età di 85 anni, Claudia Olinfa Parada, eccezionale soprano nata in Cile e cittadina onoraria di Russi. La celebre cantante sposò il russiano Ettore Fabbri nel 1961 e, nel 1972, in seguito al suo deciso interessamento alla realizzazione di importanti spettacoli lirici, il Comune di Russi gli concesse la cittadinanza onoraria.  È certamente la benemerita del nostro Teatro, tanto che nel 1959 l'amministrazione comunale gli dedicò una targa ricordo nell'atrio del Teatro, dove ancora oggi si legge: "La cittadinanza di Russi volle in questo modesto marmo ricordare l'arte sublime di Claudia Parada che in questo teatro diede due memorabili recite dell'opera 'Un ballo in maschera'".

Riconosciuta come una delle maggiori cantanti liriche del Sudamerica. Diplomata al conservatorio di Santiago del Cile in violino e canto, fece carriera in Europa per più di 40 anni, diretta da grandi maestri d'orchestra. Ha cantato nei maggiori teatri del mondo: la Scala di Milano, l'Opera di Roma, l'Arena di Verona, il San Carlo di Napoli, il Maggio Musicale Fiorentino, il Massimo di Palermo, il Comunale di Bologna, l'Opera di Vienna, Berlino, Barcellona, Bruxelles, Praga, Budapest, Sofia, Belgrado, Bucarest, Copenaghen, Oslo, Cairo, Teheran, Ankara, Tokyo, Osaka, Buenos Aires, Caracas, Santiago, Lima, San Paolo, Metropolitan di New York, Chicago, Philadelphia, Detroit, Boston, Dallas, Atlanta, Londra, Edimburgo e Dublino (per citare solo le più famose). È stata direttore del Centro di Studi Lirici di Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia.

Al Comunale di Russi esordì nel 1954 nelle vesti di Leonora nel "Trovatore". Ben presto divenne la beniamina del pubblico russiano. Nel '59 fu Amelia nel "Ballo in maschera" e nel '66, oltre ad un concerto vocale, fu l'eccezionale interprete in "Norma" (come è documentato dalla stampa dell'epoca). Sempre al Comunale, partecipò all'esecuzione dell’ultima opera, il “Werther" di Jules Massenet, interpretando il ruolo di Carlotta.

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