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Cronaca Cervia

Travolto e lasciato morire, il ricordo degli amici: "Un ragazzo dal cuore grande, sempre col sorriso"

Ha sconvolto la comunità di Cervia la morte di Stefano Baldisserra, il 25enne cervese che nella notte tra sabato e domenica è stato lasciato morire in strada dopo essere stato investito mentre tornava a casa in bicicletta

Ha sconvolto la comunità di Cervia la morte di Stefano Baldisserra, il 25enne cervese che nella notte tra sabato e domenica è stato lasciato morire in strada dopo essere stato investito mentre tornava a casa in bicicletta. I Carabinieri di Cervia-Milano Marittima domenica hanno fermato e arrestato con l'accusa di omicidio stradale una 28enne sospettata di essere l'autrice del brutale omicidio stradale. Sarebbe stata lei, al volante di una Fiat 500, a investire Stefano mentre stava tornando a casa sua in sella a una Graziella lungo via Malva Sud. La 28enne, portata in caserma per essere interrogata, è stata poi sottoposta a fermo di polizia e trasferita nel carcere di Forlì per la convalida. La donna è assistita dall'avvocato Carlo Benini, l'udienza di convalida è stata fissata per martedì mattina.

Lasciato morire sul bordo della strada (Foto Argnani)

"Non dovrebbe mai succedere che una notte di festa si trasformi in una tragedia - dice il sindaco di Cervia, Massimo Medri, commentando la vicenda - Oltre al dolore, la rabbia per la gravità dei fatti. Ci ha lasciato un giovanissimo cervese. Rivolgo alla famiglia di Stefano le mie condoglianze, la mia vicinanza e l'abbraccio di tutta la città. Confido nella attività investigativa dei Carabinieri, affinchè possano assicurare alla giustizia il colpevole".

Investito e lasciato morire: fissata l'autopsia, giovane accusata di omicidio stradale

Tanti amici della giovane vittima hanno voluto ricordare Stefano, che lavorava come magazziniere e ricopriva il ruolo di portiere nella Polisportiva Cervia 2000. "Sempre col sorriso. Ricorderó le risate al campo e le fatiche fatte negli allenamenti - lo saluta il consigliere ravennate del Partito repubblicano Andrea Vasi -  Era sempre bello poterti salutare e scambiare due chiacchere con te. Persona speciale, vera, con un cuore grande, immenso. Ciao baldo. Portierone. Ti ricorderó con il sorriso, sempre". "Era un ragazzo di grande e gentile cuore, pronto ad aiutare gli amici - lo ricorda il padre di un amico - Era spesso a casa nostra e sapeva strapparmi sempre un sorriso". "Non ho parole per quello che è successo - si emoziona un ex collega - però io ti ricorderò sempre per la persona che sei, un grande amico, un ottimo collega di lavoro e per il tuo sorriso che ogni volta ci contagiava tutti. So che ci terrai a bada tutti anche se ci hai lasciato troppo presto, ma non verrai dimenticato".

L'incidente

Secondo le prime ricostruzioni, l'incidente si è verificato nel cuore della notte quando il ragazzo stava pedalando in direzione di Cervia e si trovava a pochi metri dalla sua abitazione. Alle spalle del 25enne, all'altezza della linea ferroviaria, sarebbe arrivata un'utilitaria che lo ha centrato in pieno scagliandolo sull'asfalto. Il guidatore non si è fermato proseguendo la sua corsa nonostante la bicicletta fosse rimasta incastrata sotto l'auto e, solo dopo 500 metri, chi si trovava al volante ha frenato. Con un sangue freddo agghiacciante, l'automobilista ha rimosso la due ruote da sotto il pianale gettandola al lato della carreggiata e ha proseguito la sua marcia.

Solo alle prime luci dell'alba un passante ha dapprima notato la bicicletta abbandonata e, dopo diversi metri, il corpo del 25enne e ha dato l'allarme. Sul posto sono accorsi i mezzi del 118, ambulanza e auto medicalizzata, ma il medico non ha potuto far altro che dichiarare il decesso e avvertire i carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima che sono intervenuti in via Malva Sud chiusa per effettuare i rilievi di rito. Grazie alle tracce lasciate a terra, il cerchio per individuare il pirata della strada si è ristretto subito e sono partite le ricerche per una Fiat 500 di colore rosso.

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