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Cronaca

Mostra su Dante a Forlì, de Pascale: "Ma nostro Museo Dantesco è la chiusura del viaggio del turista in Italia"

Per il sindaco il "derby" tra Forlì e Ravenna nato dopo l'annuncio della mostra dedicata a Dante al San Domenico in occasione del 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta è "una lettura molto sbagliata"

Per il sindaco Michele de Pascale il "derby" tra Forlì e Ravenna nato dopo l'annuncio della mostra dedicata a Dante al San Domenico in occasione del 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta è "una lettura molto sbagliata". E' lo stesso primo cittadino ravennate a commentare la polemica direttamente da Firenze, dove giovedì mattina è stata presentata la futura mostra forlivese.

"C'è stato invece un lavoro di squadra - precisa de Pascale - Quando c'è qualcosa di positivo in una città della Romagna, nelle altre città scatta l'invidia prima ancora di vedere gli eventuali punti di contatto e di collaborazione. Ravenna ha una grande specializzazione negli eventi dal vivo, Forlì invece da quando ha iniziato a investire in cultura ha puntato sui momenti espositivi. Questo non significa che Forlì non faccia musica dal vivo nè che Ravenna rinunci alle mostre, però ci sono delle specializzazioni. Forlì non ha mai fatto, ad esempio, il Forlì Festival in concorrenza al Ravenna Festival".

Il sindaco della città dei mosaici ha inoltre annunciato che "tutti i visitatori della mostra di Forlì potranno avere un biglietto gratuito per il riallestimento del museo dantesco nei Chiostri francescani che Ravenna vuole fare coinvolgendo tutta la Romagna. La mostra porterà grandi benefici, e anche Rimini si sta organizzando per valorizzare la figura di Francesca da Rimini". In particolare, De Pascale indca "il ri-allestimento del Museo Dantesco" come "il culmine, la fine di un percorso dantesco del turista in Italia. Chiunque visiterà gli eventi del 700° anniversario dantesco, quello di Forlì ma anche gli altri, avrà accesso gratuito del Museo Dantesco, una sorta di compimento dell'itinerario davanti alle spoglie mortali di Dante. Grazie a tutti, otterremo grandi risultati tutti insieme”.

"Quando la cultura unisce e non divide ne guadagniamo tutti - aggiunge il deputato romagnolo Marco Di Maio - 700 anni dopo la scomparsa di Dante Alighieri, Forlì, Firenze e Ravenna collaboreranno per celebrare il più famoso dei poeti italiani. Sarà un’occasione per fare squadra e promuovere la nostra cultura a livello nazionale e mondiale, senza perdersi in divisioni e campanilismi che forse solo all’epoca di Dante potevano avere un senso. L’abbiamo sempre sostenuto: con l’arte si mangia, si cura l’anima e la mente, ma anche il territorio e le economie locali. Questa è l’occasione giusta per dimostrarlo".

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