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Il Museo Carlo Zauli compie 10 anni: i numeri della sua attività

lato. Nel 2012, a dieci anni di distanza, il museo celebra questo traguardo con una serie di iniziative, che partono con una speciale giornata di celebrazione: il 12 maggio

Nel maggio del 2002 scompariva Carlo Zauli e nasceva, soltanto dopo pochi mesi, il museo a lui intitolato. Nel 2012, a dieci anni di distanza, il museo celebra questo traguardo con una serie di iniziative, che partono con una speciale giornata di celebrazione: il 12 maggio.

In dieci anni sono stati prodotti oltre 400 eventi, fra mostre, incontri, concerti, workshop, laboratori, 19 sono stati gli artisti invitati nel progetto Residenza d'Artista e per cui sono stati prodotti uno o più lavori in ceramica, circa 3.000 sono state le presenze nei laboratori didattici, fra bambini, ragazzi e adulti. Con nuovi allestimenti, incontri, laboratori, interventi di food design e musica si cercherà di cogliere lo spirito di questi anni in una sola giornata: sono in programma laboratori per bambini gratuiti, a cura di Artebambini, e la presenza di q.b., gruppo di food designer nato fra le mura del museo che esordisce proprio per questa occasione, alle prese con performance culinarie a km 0.

Ma sarà anche l'occasione per apprezzare nuovi allestimenti dedicati sia a Carlo Zauli, nella sala del design e nei nuovi “spazi di profondità”, sia ai progetti contemporanei con un video presentazione dei lavori del nuovo artista in residenza, Daniel Silver, sia agli eventi di questi anni, con l'installazione “questo, dove quando” a cura di Monica Zauli, una sorta di diario fotografico di questi anni.

La giornata si aprirà alle 10.45 con un ricordo dello scultore scomparso da parte di Claudio Spadoni, storico dell'arte e direttore del MAR di Ravenna, molto legato a Zauli, per poi passare immediatamente dopo a una tavola rotonda in cui istituzioni e partner principali, rappresentati da Claudio Casadio, Claudia Casali, Massimo Isola, Giovanni Malpezzi, Andrea Mensitieri, Massimo Mezzetti, Alberto Morini, Francesco Pinoni, racconteranno questa insolita avventura culturale insieme a Matteo Zauli, con l'intervento di Alessandro Bollo, manager culturale torinese, come moderatore. Sarà anche questa l'occasione per annunciare un'importante novità.

Il pomeriggio sarà interamente dedicato agli appassionati di arte e linguaggi contemporanei. Alle 16.00 Marco Tagliafierro, critico e curatore indipendente, che collabora nel progetto Residenza d'Artista, porterà al museo nove artisti - Simone Berti, Mattia Bosco, Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Luca Francesconi, Michele Gabriele, Paolo Gonzato, Samuele Menin, Francesco Scavarda - con altrettante opere condotte in valigia, per essere mostrate nel corso di “terra iperbolica”, conversazione sui nuovi percorsi della ceramica contemporanea.

A seguire Daniela Lotta, curatrice del progetto Residenza d'Artista fino al 2009 e Guido Molinari, critico e curatore indipendente che ora collabora con il museo, dialogheranno insieme sulla collezione contemporanea creata nel corso degli anni lavorando con gli artisti invitati in residenza.

La serata è il momento di ricordare Carlo Zauli. Il sindaco Giovanni Malpezzi inaugurerà uno spazio urbano del centro a lui dedicato, vicinissimo al museo, dove l'Osteria della Sghisa proporrà un menù ispirato ai lavori e alla poetica dello scultore. Sempre nella piazzetta, con le foto di Zauli a fare da sfondo, lo storico dell'arte milanese Flaminio Gualdoni presenterà il suo libro di prossima uscita, che viaggerà sui sentieri dell’inedito, accostando lettere e note dell’artista a quelle di amici e conoscenti; da Giulio Carlo Argan a Giò Ponti, da Davide Lajolo a Enzo Biagi, illustrato da una sezione di lavori grafici e pittorici, mai esposti e pubblicati in precedenza e arricchito da un racconto scritto per l’occasione da Cristiano Cavina.

A chiudere la serata sono stati coinvolti alcuni amici del mondo dell'arte e del design, con cui abbiamo in precedenza collaborato. Gaia Carboni, David Casini, Andrea Magnani, Francesco Mancin, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Luca Trevisani animeranno i laboratori e le sale del museo, con interventi sonori e dj set.

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