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Cronaca

Ospedale, tre nuovi primari per Cardiologia, Medicina interna e 118: "Ora risolveremo i problemi di organico"

De Pascale: "Le tre nomine ci dicono una cosa: che Ravenna è una piazza appetibile per professionisti di alto livello, e questo rispetto a chi vede Ravenna come la "figlia di un dio minore" rispetto al resto della Romagna"

Sono in servizio all’ospedale “Santa Maria delle Croci” da alcune settimane i tre nuovi primari la cui nomina rappresenta una guida stabile e definitiva per tre importanti reparti quali la Cardiologia, la Medicina Interna e il “118 Romagnasoccorso” con sede a Ravenna.

"Queste tre nomine rappresentano una risposta nei fatti, e non a parole, a una serie di allarmi lanciati da più parti sul presunto declino dell'ospedale di Ravenna che risulterebbe penalizzato rispetto al resto della rete ospedaliera della Romagna - afferma il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Stefano Busetti - Stiamo affrontando e risolvendo il problema dell'organico dei medici della Medicina interna: sono previste entro marzo altre quattro assunzioni di internisti, che riporteranno l'organico complessivo a livelli più fisiologici, anche se non ancora ottimali viste le difficoltà del mercato del lavoro particolarmente importanti in questo settore. Sono in avanzato stadio le trattative con l'Università di Bologna e appena usciremo dal periodo di epidemia influenzale, a fine marzo, ci saranno le condizioni per attivare otto posti "osco", ospedale di comunità, all'interno dell'ospedale in continuità all'area medica, dando così una mano alla continuità assistenziale di quei pazienti che hanno superato la fase acuta ma non sono ancora pronti per essere dimessi e transiteranno quindi in questa struttura intermedia. E' poi attivo da pochi giorni l'ampliamento di altri sette posti alla Domus Nova e diventeranno a breve operativi altri tre posti letto all'hospice di Villa Adalgisa, passando da 16 a 19".

"Le tre nomine ci dicono una cosa: che Ravenna è una piazza appetibile per professionisti di alto livello, e questo rispetto a chi vede Ravenna come la "figlia di un dio minore" rispetto al resto della Romagna - aggiunge il sindaco de Pascale annunciando anche l'intenzione di portare la facoltà di Medicina e Chirurgia a Ravenna - E' più che evidente che di problemi ne permangono tanti: se c'è una certa narrazione negativa in merito all'ospedale sulla quale si innestano strumentalizzazioni politiche, un motivo c'è. E' evidente che la parte internistica in questi anni sia stata uno dei problemi più seri, come la dotazione di personale. Come amministrazione condividiamo gli obiettivi di Ausl Romagna, ma è necessario avere un passo veloce per arrivare a delle soluzioni, fornendo ai medici strumenti per ottenere concretamente questi risultati. Serviranno modifiche a Medicina interna per riuscire a gestire meglio tutto. Infine il tema infrastrutturale: il Santa Maria delle Croci ha una parte strutturale che probabilmente la rende una delle migliori, più avanzate e moderne strutture ospedaliere della Regione; stessa cosa non si può dire del resto del presidio ospedaliero, come il reparto di Pediatria che necessiterebbe di un restyling. Questo è un altro punto cruciale sul quale è bene nelle prossime settimane definire una tempistica precisa per partire".

Il nuovo primario di Cardiologia

Andrea Rubboli proviene dall’Ospedale Maggiore di Bologna e aveva già lavorato all’ospedale di Ravenna per circa due anni prima di fare rientro a Bologna dove aveva iniziato la sua attività, ma ha avuto esperienze lavorative anche a Vicenza e, sempre a Bologna, all’Ospedale “Sant’Orsola – Malpighi”. Laureatosi e specializzatosi in cardiologia sempre all’Università felsinea (rispettivamente nel 1985 e 1989), il professionista ha maturato esperienze formative e lavorative anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti e in Svezia. Nel corso degli incarichi ricoperti, tra cui uno di alta professionalità in “Emodinamica del circolo polmonare”, Rubboli ha gestito vari gruppi di lavoro e ideato e messo in atto importanti novità gestionali, in particolare nel trattamento dei pazienti in terapia anticoagulante orale sottoposti ad angioplastica coronarica. Quale operatore in emodinamica Rubboli ha all’attivo circa 7.000 coronarografie e oltre 3.500 angioplastiche di cui 1.000 primarie nell’infarto miocardico acuto. Il professionista ha all’attivo oltre 130 pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali, per alcune delle quali svolge anche il compito di revisore. Primo relatore ed organizzatore di numerosi eventi scientifici, il dottor Rubboli ha insegnato a livello universitario (Master in Malattie Tromboemboliche presso l’Università di Firenze) ed ha svolto attività di tutor per medici.

"Per me anche sentimentalmente è un bel tornare dove avevo iniziato - ha commentato il nuovo direttore - Il nostro reparto di Cardiologià è in linea con gli standard nazionali, soprattutto per la sezione di interventistica. Abbiamo un volume molto alto di angioplastiche, più di 1500 l'anno, delle quali circa 180 come trattamento di infarto miocardico acuto, e ciò è parametro di grande qualità. L'impegno è quello di mantenere e possibilmnete aumentare questo livello, e per farlo c'è già in cantiere il progetto di eseguire anche a Ravenna il trattamento della stenosi aortica non chirurgicamente ma con impianto di una protesi, il tutto nella sede del Maria Cecilia hospital".

La struttura complessa di Cardiologia è dislocata negli ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo, rappresenta l’hub aziendale per la cardiologia e gestisce tutte le patologie legate a questa specialità, in urgenza e non, collaborando con le altre discipline in un contesto di integrazione e multidisciplinare. Contribuisce inoltre all’attività di sviluppo e formativo e di ricerca aziendale. La Cardiologia dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna conta 20 posti letto di degenza ordinaria e 9 di Utic, 2 sale di emodinamica (anche per urgenze 24 ore su 24 e 7 giorni su 7), 1 di elettrofisiologia diagnostica e interventistica. Segue circa 1.500 pazienti l’anno ed effettua oltre 16mila prestazioni tra visite e controlli. La Cardiologia dell’Ospedale “Umberto I” di Lugo dispone di 9 posti letto più 4 di Utic, segue circa 650 pazienti l’anno ed effettua circa 8mila prestazioni. La Cardiologia dell’Ospedale “per gli Infermi” di Faenza ha 10 posti letto più 4 di Utic, segue circa 650 pazienti ed eroga oltre 8.500 prestazioni l’anno.

Il nuovo primario di Medicina Interna

Marco Domenicali è medico geriatra, laureatosi e specializzatosi all’Università di Bologna rispettivamente nel 1996 e nel 2000. Bolognese, 47 anni, dopo varie esperienze di ricerca e di lavoro, anche all’estero (tra cui visiting Researcher presso l’Hormonal Laboratori dell’Hospital Clinic afferente all’Unità di Epatologia dell’Università di Bacellona), è stato nominato professore associato di Medicina Interna presso l’Alma Mater felsinea. Fino al 2008 Domenicali ha svolto principalmente attività clinica libero professionale e si è occupato di progetti di ricerca inerenti alla fisiopatologia delle insufficienze d’organo con particolare riguardo alla cirrosi epatica. Successivamente è stato nominato ricercatore universitario – dirigente medico presso il reparto di Semeiotica medica, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Sant’Orsola – Malpighi” di Bologna, occupandosi di assistenza ai pazienti di reparto, attività ambulatoriale principalmente epatologica e ricolta alla valutazione delle patologie legate al consumo di alcol con valutazioni relative al trapianto di fegato; dal 2015 è stato anche coordinatore del Centro Alcologico in collaborazione con i Sert dell’Ausl di Bologna, quindi, da giugno 2017, responsabile del Programma unità operativa “Alcologia”. L’attività di ricerca, svolta anche attraverso studi internazionali, si è concentrata negli ultimi anni in particolare sulla patologia geriatrica, epatologica ed alcol correlata ed è corredata da oltre 200 tra articoli di libri, capitoli di testi scientifici e abstract congressuali. Il professionista è, infine, Coordinatore del centro studi e ricerche sulle patologie alcol correlate “G. Fontana” del dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, nonché cofondatore e presidente del cda di Mysurable Srl, Spin Off partecipato dall’Università di Bologna che si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie per la valutazione della disabilità ed in particolare della sarcopenia nell’anziano. La sua area di intervento è la prevenzione ad ampio raggio, per migliorare le condizioni di vita di una popolazione che progressivamente invecchia e che genera costi insostenibili per il sistema di welfare.

"Dobbiamo aprirci verso il territorio per migliorare la gestione dei pazienti cronici, uno dei problemi più caldi della Medicina interna al momento - spiega il nuovo direttore - Il contesto di Ravenna penso sia particolarmente favorevole per sviluppare progetti di integrazione ospedale-territorio, fondamentale per gestire il problema della cronicità. E' una sfida interessante, ma più passa il tempo è più sono contento di essere arrivato a Ravenna perchè vedo grandi opportunità di ricerca e didattica".

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Il reparto di medicina interna dell’Ospedale di Ravenna, al quale afferisce anche l’ambulatorio e la lungodegenza situati presso l’Ospedale di Cervia, conta 130 posti letto (compresa la lungodegenza). Il personale medico è costituito da 21 professionisti. Ogni anno vi si seguono circa 5000 pazienti ricoverati e si eseguono 3000 prestazioni ambulatoriali prevalentemente in ambito reumatologico

Il nuovo primario di “118 Romagnasoccorso”

Maurizio Menarini si è anch’egli laureato (nel 1991) e specializzato (in “Anestesia e rianimazione”, nel 1995) a Bologna, col massimo dei voti. Ha lavorato presso il “Sant’Orsola – Malpighi” e successivamente, e fino all’arrivo a Ravenna, presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove era responsabile medico dell’Elisoccorso. Precedentemente era stato, sempre nei presidi felsinei, medico di anestesia-rianimazione in sala operatoria per chirurgia sia generale sia specialistica e per il servizio 118 (su auto medica). Ha tra l’altro contribuito a redigere e verificare l’applicazione delle procedure e dei protocolli operativi per l’emergenza – urgenza, nonché di tutoraggio degli specializzandi. Docente presso l’università di Bologna e formatore per vari enti accreditati, è stato organizzatore e relatore di vari congressi medici, nazionali e internazionali (tra cui negli Stati Uniti) e ha all’attivo numerose pubblicazioni relative in particolare alle linee guida sulla rianimazione. E’ stato membro di varie associazioni di settore, anche con incarichi di rilievo, nonché responsabile formativo per la Croce Rossa.

"La realtà ravennate è molto valida e siamo in linea con gli standard nazionali o anche sopra - ha aggiunto il nuovo primario - Punteremo sull'uniformità degli interventi sul territorio e SU un'analisi continuativa dei dati per migliorare".

La centrale operativa “118 Romagnasoccorso” ha sede a Ravenna, in area ospedaliera, ed è il riferimento unico per il soccorso per l’intero territorio dell’Ausl Romagna. La struttura è preposta alla ricezione delle richieste di soccorso, all’attivazione dell’intervento più appropriato, attivando tutte le sinergie più appropriate per rendere gli interventi più efficaci possibile. Insieme alle altre due centrali operative (Emilia Est a Bologna ed Emilia Ovest a Parma) compone il Sistema 118 della Regione Emilia Romagna, nonché base di elisoccorso. Nel dettaglio gli operatori della Centrale provvedono a: accogliere la domanda di soccorso del cittadino identificando e geolocalizzando il chiamante, valutando l’entità del problema segnalato e definendo il livello di urgenza e mantenendo poi il contatto coi chiamanti in attesa dell’arrivo del mezzo di soccorso; invio del mezzo di soccorso non impegnato più appropriato e mantenimento del contatto coi soccorritori; coordinamento del trasporto dei pazienti anche in ambito intraospedaliero (dopo aver valutato le capacità ricettive dei vari presidi) ed eventualmente extraaziendale ed extraregionale; coordinamento dei soccorsi nelle maxiemergenze in collaborazione con altri enti preposti; monitoraggio di conformità dei mezzi utilizzati e della formazione degli operatori, propri e dei soggetti convenzionati; monitoraggio della rete dei defibrillatori DAE presenti sul territorio dell’Ausl Romagna; gestione del servizio Elisoccorso. Il personale dedicato al servizio è costituito, oltre dal primario, da un referente del servizio Elisoccorso, 6 coordinatori infermieristici 106 infermieri e 4 oss, 90 operatori tecnici (di cui 86 autisti). La centrale operativa porta a termine circa 120mila interventi l’anno (vale a dire diecimila al mese e oltre 300 al giorno). Si aggiungono circa 650 interventi annui dell’Elisoccorso. Attualmente i mezzi di soccorso operativi nel territorio dell’Ausl Romagna sono: 49 ambulanze più 12 automediche.

Solo per le strutture dell’ambito territoriale di Ravenna, tra il 2016 e il 2018, sono state 15, oltre alle tre descritte le strutture complesse coperte a seguito di procedura selettiva: Ematologia, Gastroenterologia, Oncologia, Neurologia, Geriatria, Anatomia patologica ed Ostetricia - Ginecologia, Centro di salute mentale e Neuropsichiatria infantile e Direttore di Distretto per Ravenna; Chirurgia generale per Faenza; Pronto soccorso - Medicina d’urgenza, Medicina interna e Direzione medica per Lugo, e ancora direzione del Dipartimento di Cure primarie di Ravenna - Faenza - Lugo - vale a dire quasi una ogni due mesi. Si stanno già preparando inoltre le procedure selettive, che saranno espletate nei prossimi mesi per le unità operative di Prevenzione oncologica, Pneumologia di Ravenna e Lugo e Medicina interna di Faenza.

Foto Massimo Argnani

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