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Cronaca Faenza

Non accetta la separazione, pedinamenti e centinaia di telefonate: dovrà stare lontano dall'ex

Nel novembre del 2016 la donna si è separata dal marito anche a causa di una patologia psichica che aveva aggravato la situazione e reso la convivenza ancora più insostenibile

Stalking, minacce e molestie nei confronti dell'ex moglie. Un napoletano di 44 anni, con precedenti alle spalle per simulazione di reato e molestie, da tempo residente a Faenza con la famiglia, è stato colpito dal divieto di avvicinamento all'ex compagna, eseguito mercoledì dagli agenti del Commissariato di Polizia manfredo. Nel novembre del 2016 la donna si è separata dal marito anche a causa di una patologia psichica che aveva aggravato la situazione e reso la convivenza ancora più insostenibile, portando l’uomo a manifestazioni progressivamente sempre più violente ed aggressive nei suoi confronti.

Già lo scorso marzo il Tribunale Civile di Ravenna, a seguito di ricorso presentato dalla donna, aveva ordinato al campano il divieto di avvicinarsi alla casa di Faenza abitata dalla ex moglie e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa e dai figli minori e questo fino all’udienza che si sarebbe tenuta nel contraddittorio delle parti. Tuttavia l’uomo ha continuato imperterrito a perseguitare l’ex moglie in un crescendo ossessivo di telefonate, chiamandola in alcune giornate più di 100 volte, fino a costringerla a cambiare il numero telefonico, ed inviandole continui messaggi nei quali le chiedeva di tornare insieme, minacciando intenti autolesionistici.

L'uomo, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, si è reso autore anche di appostamenti e pedinamenti, presentandosi più volte davanti alla sua abitazione o vicino alla sua autovettura, attendendo il suo rientro o la sua uscita da casa o dal lavoro, comparendole all’improvviso in ogni luogo e ad ogni ora e rimanendo immobile a fissarla, coinvolgendo inoltre anche i figli nelle richieste di informazioni o del nuovo numero di telefono della mamma, ingenerando così anche in loro un forte turbamento.
Alla fine di marzo scorso la donna, esasperata, ha presentato una prima denuncia per molestie. Da quanto gli investigatori hanno appurato, l’uomo di fatto non ha mai accettato la separazione e probabilmente la patologia di cui soffre ha amplificato progressivamente le sue ossessioni di controllo nei confronti della ex moglie attraverso appostamenti, invio di messaggi via cellulare o ricerca di una qualsiasi forma di contatto.

Le condotte tenute dall’uomo hanno ingenerato uno stato di ansia tale da costringere anche la donna a dovere ricorrere a cure mediche e a temere quindi seriamente per la propria incolumità e per quella dei tre figli minori conviventi. A causa di questo accresciuto timore, la stessa ha deciso di presentare alla Polizia di Faenza una ulteriore denuncia per atti persecutori e molestie, anche alla luce dell’inottemperanza al divieto di avvicinamento ordinato dal Tribunale Civile di Ravenna, chiedendo che l’ex marito potesse essere sottoposto ad un costante controllo volto ad impedire che egli potesse liberamente muoversi.

In sede di denuncia i poliziotti hanno invitato la donna a contattare immediatamente le forze dell’ordine nell’eventualità in cui l’ex marito si fosse avvicinato o si fosse presentato sotto casa. Nel frattempo è stata condotta una serrata attività investigativa di verifiche e riscontri che ha portato l’autorità giudiziaria ad emanare mercoledì  la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna e dai figli, con l’obbligo di mantenere dagli stessi una distanza non inferiore a 500 metri, oltre al divieto di comunicare con loro con qualsiasi mezzo. In caso di violazione scatterà l'arresto.

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