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Cronaca Lidi ravennati

Appello dei nudisti al ministro Idem: "Fermi la persecuzione alla Bassona"

Il Ministro Josefa Idem si interessi ai problemi dei naturisti che affollano la spiaggia della Bassona di Lido di Dante. E' il contenuto della lettera che un nudista "storico" della Romagna, Fidenzio Laghi, ex presidente ANER

Il Ministro Josefa Idem si interessi ai problemi dei naturisti che affollano la spiaggia della Bassona di Lido di Dante. E' il contenuto della lettera che un nudista “storico” della Romagna, Fidenzio Laghi, ex presidente ANER e membro "del gruppo Amici della Bassona" indirizza al ministro ravennate.

Spiega Laghi: “Mi rivolgo a lei nella sua qualità di Ministro delle Pari opportunità delle Politiche giovanili e dello Sport ed in modo privilegiato come residente del Comune di Ravenna dove in località Lido di Dante dal 1986 (nord Bassona) è iniziata la presenza di una realtà nudo-naturista, col parere favorevole delle autorità locali; comunali e regionali, che hanno quasi del tutto sostituito la presenza spontanea dei naturisti 2 km più a sud vicini alla foce del Bevano”.

E continua:: “Abbiamo vissuto tranquilli in spiaggia e tutta la pubblica opinione ne era al corrente e sempre, negl'anni, tenuta al corrente dai numerosi articoli dei media e dalla TV locale e nazionale come RAI2. Nel luglio 1986 eravamo una ventina (compresa mia moglie e le mie 2 figlie di 6 e 4 anni) e poi siamo subito cresciuti arrivando sino al 1993, con la tutela della forza pubblica a circa, 500 persone divenendo la spiaggia più frequentata dai naturisti in Italia. A sorpresa nel ponte del 25 aprile 1994 la Forza pubblica che ci aveva anche per lungo tempo tutelati è intervenuta e inoltrato 42 denunce per il presunto reato di “Atti contrari alla pubblica decenza”(art.726 del cp). Dopo questi 2 giorni non si sono più ripetute denunce ed il 20 novembre del 1995 solo io ed un amico accettammo di fare ricorso al dibattimento e con una udienza unificata il Pretore Donatella di Fiore ci assolse perchè il nostro nudo naturista non era reato”.

“La pace sulle denunce verso i naturisti è durata (a parte una denuncia nel 2007da parte di 2 guardie forestali che si disse per errore essendo essi giovani e poi seguita da una assoluzione da parte del Giudice di Pace di Ravenna) praticamente sino alla primavera di anno scorso quando in massa con l'impiego che mi risulta di almeno 6 guardie forestali per azione il corpo ha deciso ufficialmente per la prima volta dagl'anni 70 di denunciare il nudo del naturista. Le azioni antinaturiste sono poi terminate a metà del mese di giugno dello scorso anno quando si è saputo che a fine maggio il Giudice di Pace Dott.sa Maria De Rosa aveva accettato di archiviare 5 richieste d'archiviazione proposte dal Pm Dott.sa Monica Gargiulo”.

“Io sospetto che noi naturisti siamo vittime di persecuzioni da parte di chi vuole comunque condannarci (una prima condanna è il solo denunciarci) e che il motto”La legge è uguale per tutti” presente nelle aule di giustizia non sempre corrisponda al vero. Noi naturisti, per esempio, abbiamo visto più volte che lo stesso comportamento del naturista non equivale sempre allo stesso giudizio dei magistrati e che una minoranza di questi certe volte decide a mio avviso in modo strano. La persecuzione in atto da alcuni verso la minoranza naturista deve essere fermata in un paese civile che fa parte di una comunità europea che nei suoi trattati dice di tutelare, fra le altre cose, tutte le minoranze; tutte le convinzioni personali che in altri stati membri come la Germania consente la pratica naturista pure nei centri cittadini ed a Monaco di Baviera , ad esempio, all'interno dei giardini inglesi alle spalle del parlamento regionale. Inoltre occorrerebbe avere in mente che la filosofia naturista è rispetto del prossimo e della natura che equivale a meno reati, che è cura e prevenzione della salute psico-fisica che equivale a meno spese mediche. E, nella grave crisi economica attuale la libertà di esistere per i naturisti equivale ad un aumento del turismo con una maggiore presenza in Italia del turismo naturista e più entrate economiche”.

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