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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La Forestale tende la mano ai nudisti: "Il problema non siete voi"

Giovanni Nobili, vice Questore aggiunto del Corpo Forestale, puntualizza sul caso Bassona. "Il problema non sono i nudisti, bensì il fatto che quella spiaggia rappresenta la parte fondamentale di un'area protetta"

"Quando l'Ufficio per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato (sede di Punta Marina), nel giugno 2010 iniziò l'attività informativa rivolta ai bagnanti sulla spiaggia di Lido di Dante per sensibilizzarli sugli aspetti di conservazione ambientale, diversi mi misero in guardia verso eventuali denunce per omissione d'atti d'ufficio nei confronti del personale del Corpo Forestale dello Stato". E' quanto si legge in una nota firmata da Giovanni Nobili, vice Questore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato in merito alla questione nudisti alla Bassona.

"Le recenti archiviazioni delle denunce verso i naturisti da parte del CFS hanno dato ragione a quanti, invece, con più leggerezza e più o meno seriamente mi chiedevano se veramente saremmo andati in divisa in spiaggia tra le persone nude. Ora è  appurato che frequentare la spiaggia della Bassona nudi non costituisce reato. Inizialmente ciò non era del tutto scontato (e non lo è tuttora viste le diverse tipologie di casi oggetto di denuncia): in generale, comunque, come evidenziano i P.M. nel richiedere al Giudice di Pace l’archiviazione “si tratta di un luogo che pur se non più riservato ai naturisti è comunque un luogo da loro normalmente e tradizionalmente frequentato”.

"Molti altri, più realisti, quando iniziammo con le denunce ci chiesero “Ma chi ve lo fa fare?”. Ritengo si sia trattato di un passaggio inevitabile e necessario, per verificare il rispetto della legalità in un contesto dalla giurisprudenza oscillante, nonché per fornire una risposta alla posizione, pur lecita, di centinaia di cittadini che anche di recente hanno espresso la loro contrarietà verso uno stile di vita diverso dal proprio" prosegue Nobili.
 
"Per anni la presenza non autorizzata di naturisti sulla spiaggia ha quindi, anche se in maniera indiretta, limitato il servizio del Corpo Forestale dello Stato per scarsa chiarezza operativa. E' ora stato chiarito che è possibile operare senza ambiguità anche sulla spiaggia. Tra gli ambienti naturali litoranei presenti tra Lido di Dante e Lido di Classe, è infatti la spiaggia l'habitat di maggiore rarità, quello che attualmente ha la priorità dal punto di vista della conservazione. La situazione ambientale da questo punto di vista è realmente critica. Pochi si rendono conto che la spiaggia sulla quale stiamo prendendo il sole oggi è di fatto formata dalle dune smantellate dall'erosione e dalle mareggiate invernali, mentre in condizioni ottimali, al contrario, dovrebbe essere la sabbia della spiaggia ad alimentare la duna. La situazione del fratino, questo piccolo trampoliere un tempo comune mentre ora è la specie più a rischio della Regione, genera forte apprensione in quanti hanno ancora a cuore la tutela dell'ambiente e di tutte le sue componenti. Ma il fratino è solo simbolo dell'importanza scientifica e culturale di conservare l'ecosistema delle spiagge naturali, dei tesori della flora, dei piccoli invertebrati che sarebbero presenti in assenza di torme di bagnanti domenicali (nudi o vestiti non importa) attratte soltanto dall'opportunità di godere di una spiaggia “libera” immersi in un contesto ambientale unico, acqua cristallina e l'atmosfera di un mare  d'altri tempi".

"Quello che ho appena citato è l'equivoco ed “il problema” di fondo che da anni come responsabile dell'Ufficio per la Biodiversità sto cercando di far superare: la spiaggia tra Lido di Dante e Lido di Classe non è una spiaggia libera, è parte fondamentale di un'area protetta. Per il Corpo Forestale l'obiettivo finale per quell’area è quindi sempre e solo uno: la conservazione dell'ambiente e della Biodiversità che contiene, da raggiungersi non solo con misure limitanti ma anche con la valorizzazione del patrimonio, la riqualificazione e la diversificazione delle presenze turistiche. Tutta la spiaggia, a partire dalle immediate vicinanze di Lido di Dante è Riserva Naturale e tutta quindi, dovrebbe essere del tutto protetta. E' evidente tuttavia che su questo primo tratto insistono ben due campeggi, così come è evidente che Lido di Dante non ha sfoghi su nessuna altra spiaggia sufficientemente estesa che non sia la Riserva Naturale. Occorre quindi la reciproca collaborazione di tutte le parti per ricercare una soluzione condivisa nei confronti di un turismo balneare, soprattutto quello concentrato nei fine settimana (ribadisco, nudi o vestiti non importa), devastante per l'ambiente e, per questo, del tutto insostenibile".

"La mano è tesa ai Naturisti della prima ora, sportivamente, per il riconoscimento ottenuto e come auspicio - si conclude la nota della Forestale - affinché seguitino a dimostrare nei fatti il loro amore per questa spiaggia. La mano è tesa, come segno di disponibilità all'ascolto ed alla collaborazione, a tutti i cittadini, agli operatori turistici, per rassicurarli che la strada intrapresa è quella della massima valorizzazione della loro località; alle locali associazioni di cittadini perché proseguano nelle attività promozionali già avviate in collaborazione con l'Ufficio di Punta Marina; a tutte le Istituzioni (Comune e Parco soprattutto) affinché si concorra alla conservazione di questo patrimonio unico. Corri fratino, corri..."
 

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