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Cronaca

Nuovi collegamenti tra Ravenna e Forlì: maggioranza e opposizione fanno squadra

Qualcosa si muove per un possibile nuovo collegamento stradale, e non solo, tra Ravenna e Forlì. L'attuale, la Ravegnana, è chiusa al traffico dopo la tragedia in zona San Bartolo

Qualcosa si muove per un possibile nuovo collegamento stradale, e non solo, tra Ravenna e Forlì. L'attuale, la Ravegnana, è chiusa al traffico dopo la tragedia in zona San Bartolo, e la riapertura è slittata a settembre. Così martedì in Consiglio comunale maggioranza e opposizione trovano la quadra - o quasi, perchè la Pigna si chiama fuori - su un documento che invita la Regione in particolare a intervenire sulla viabilità alternativa e sulla limitazione al traffico pesante. Indicazioni che vengono dalla maggioranza. Ponendo poi la previsione di una nuova arteria.

Si parte infatti da tre documenti, due mozioni, una della Pigna e una degli altri gruppi di minoranza, e da un ordine del giorno della maggioranza. Veronica Verlicchi per la Pigna propone il progetto per la Ravegnana bis, un collegamento a due corsie per senso di marcia con tempi di percorrenza da 13-14 minuti, alternativo alla attuale "statale mulattiera" che mostra "limiti evidenti da anni". Tracciato dalla esistente E45 fino allo svincolo Stadiana e da lì la nuova strada "toccando i centri abitati delle Ville unite, rivitalizzandoli". Costo stimato 20 milioni di euro, al netto degli espropri e sbocco vicino al casello dell'A14 di Forlì. "È interesse per le due città" e il neo sindaco Gianluca Zattini, aggiunge, "in campagna elettorale ha ritenuto il progetto molto valido e si era detto disponibile ad appoggiarlo". Inoltre sono state raccolte "oltre mille firme a Ravenna e alcune centinaia a Forlì, l'interesse dei cittadini c'è", conclude. Per poi lamentare accordi tra opposizione e maggioranza che la escludono.

Nel documento iniziale illustrato da Alberto Ancarani si sottolinea da un lato come Anas sia stata "gravemente deficitaria" sulla manutenzione, dall'altro la mancanza pure di un collegamento ferroviario "decoroso". Vantaggi per le due città potrebbero venire dunque sia "da un nuovo tracciato" sia "dall'ampliamento dell'esistente". Senza dimenticare la riapertura dell'aeroporto Ridolfi. Occorre "porre il tema al Governo, alla Regione e a tutti coloro che hanno taciuto o non si sono occupati dell'argomento".

Palla al capogruppo del Partito democratico Fabio Sbaraglia, che sottolinea come non ci sia "nessuna contrarietà a valutare percorsi alternativi alla Ravegnana", ma nel frattempo "la situazione va affrontata". Per il Comune le priorità rimangono le varianti della Statale 16, con lo sprone a "ripristinare la viabilita' alternativa" alla Ravegnana, e "contribuire alla messa in sicurezza" dell'arteria, "trovando soluzioni tecniche per limitare il traffico pesante. Tra i due documenti, quello di Ancarani - conclude - mi convince di più, è più ampio, ma in entrambi sarebbero necessarie modifiche". E le variazioni arrivano. Prima della pausa per concordarle, Marco Maiolini del Gruppo misto si dice "molto preoccupato" per la situazione, chiedendo che anche Ravegnana e collegamento ferroviario diventino "priorità". Le varianti sono una "priorità, ma fin d'ora occorre porre in esame la necessità di una o due alternative, ferroviaria e stradale, a Ravegnana", aggiunge Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Mentre Daniele Perini di Ama Ravenna invita a definirle le priorità: "Il nodo centrale è Bologna, a noi rimarranno le briciole". (fonte Dire)

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