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Cronaca

Commenti offensivi, il sindaco: "Spiraglio giuridico per fermare gli squadristi sul web"

Nella missiva il legale segnala "una sentenza recente ed importantissima in materia, della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (sentenza 10.10.2013 numero 64569/09) che "responsabilizza" i gestori di portali di notizie on line"

Spunta uno spiraglio giuridico per fermare quelli che il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, definisce "gli squadristi del web". Il primo cittadino bizantino ha ricevuto una lettera dall'avvocato Andrea Maestri, che, ricorda Matteucci, "sta conducendo fra l'altro una sacrosanta battaglia contro i disservizi della Rai". Nella missiva il legale segnala "una sentenza recente ed importantissima in materia, della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (sentenza 10.10.2013 numero 64569/09) che "responsabilizza" i gestori di portali di notizie on line".

"Secondo questa sentenza non viola la libertà di espressione garantita dall'articolo 10 della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo la condanna del gestore del portale di notizie on line al risarcimento dei danni non patrimoniali subiti dalla persona offesa dai commenti degli utenti". Per Matteucci "come la piazza reale, la piazza virtuale sia il luogo di una liberta'meravigliosa. Ma penso che sono necessarie regole. In piazza e' regolare andare mascherati e tirare pietre? No. Per questo non e' regolare, secondo me usare nella rete l'anonimato per offendere, calunniare, minacciare".

Il sindaco cita "un piccolo esempio: a Ravenna un minisccolo esercito di politici trombati, che non li votano neanche i parenti stretti, frustrati e inaciditi come limoni sott'aceto, usano l'anonimato perchè sono impresentabili e offendono e calunniano. Non minacciano perchè sono delle mozzarelle, ma offendono e calunniano coperti dall'anonimato perche' sono dei vigliacchi impresentabili. E questo e' l'esempio meno grave".

"La situazione piu' grave e' quando giovani e ragazze finiscono in questo tritacarne, vittime degli squadristi del Web. Molti genitori me ne parlano - chiosa il primo cittadino -. Io posso fare ben poco, se non denunciare senza paura queste situazioni e metterci la faccia come Sindaco di tutti i Ravennati. Mi fa piacere condividere questa battaglia con tante persone perbene e con persone che hanno piu' potere di me, a partire dalla Presidente della Camera Laura Boldrini. Io non mollo, non mi faccio intimidire e non ho paura di condurre questa battaglia per la convivenza civile e la dignità delle persone, a partire dalle persone piu' fragili, sole e indifese di fonte a questi mascalzoni".

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