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Cronaca Bagnacavallo

Sgozzato durante una lite, la convivente resta in carcere

Convalidato mercoledì l'arresto di Patrizia Pisella, la 43enne palermitana arrestata per l'omicidio di Paolo Nerini, il ragioniere di 51 anni sgozzato sabato sera nel suo appartamento del centro di Bagnacavallo

Convalidato mercoledì l'arresto di Patrizia Pisella, la 43enne palermitana arrestata per l'omicidio di Paolo Nerini, il ragioniere di 51 anni sgozzato sabato sera nel suo appartamento del centro di Bagnacavallo e morto in ospedale intorno alle 5 del mattino seguente. Il Gip Piervittorio Farinella del Tribunale di Ravenna ha effettuato la convalida. La donna, difesa dagli avv.Antonio Luciani e Mattea Mandara, anche nell'udienza di convalida si è avvalsa della facoltà di non rispondere, dopo che lo stesso era accaduto nell'interrogatorio di lunedì.

Il Gip, nel suo dispositivo, ha motivato la scelta alla luce dei "gravi indizi di colpevolezza" emersi sia dai primi rilievi raccolti dagli agenti del Commissariato di polizia di Lugo e dai colleghi della squadra Mobile di Ravenna, che alla luce di quanto riferito da quattro presunti testimoni oculari. Si tratta di tre ragazzi e di un adulto che avrebbero assistito al litigio mortale (o a parte di esso). Secondo le versioni fornite, sebbene "con discrepanze", la donna, dopo avere accoltellato il 51enne al fianco, gli ha sollevato la testa per i capelli e l'ha sgozzato con un pezzo di vetro. Inoltre, secondo uno dei testi, la 43enne si sarebbe inferta da sola le ferite poi riscontrate sulle braccia. Per questo il medico legale bolognese Giuseppe Fortuni, indicato oggi per l'autopsia, ha ricevuto incarico anche in merito alla natura delle escoriazioni della donna.

Venerdì sarà affidata una seconda consulenza: questa volta alla genetista forense bolognese Susi Poletti circa le tracce di Dna rilevate nell'appartamento. Per quanto riguarda la misura di custodia, il Gip ha accolto la richiesta della procura: la donna dovrà rimanere in carcere perché quanto presumibilmente accaduto è "indice di altissima pericolosità sociale" e di personalità senza "capacità di autocontrollo". La 43enne, originaria di Palermo ma ufficialmente residente a Cortazzone (Asti) dove vive la madre, era arrivata in Romagna un paio di anni fa. Da meno di un anno era stata ospitata dal 51enne - originario di Rimini, da sempre residente a Bagnacavallo - in un piano mansardato. Disoccupata e con una dichiarata passione per gli animali, alle spalle aveva un vecchio precedente per droga maturato dopo un controllo dei carabinieri di Torino. Tra i due - che dividevano le spese - da qualche tempo erano frequenti i litigi, pare per incompatibilità caratteriale. E la discussione finale potrebbe essersi innescata dal fatto che l'uomo l'ha redarguita davanti ai quattro amici, determinandone un eccezionale stato di rabbia.

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