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Cronaca

Ambulante assassinato in spiaggia, tra le ipotesi l'ombra di Igor

Il delitto si era consumato a pochi passi dalla spiaggia, nei pressi di un campo da basket, tra i bagni Adriatico e Oasi

L'ombra di Igor dietro la morte di Mor Seye, il venditore ambulante senegalese di 46 anni ucciso il 12 settembre del 2015 sul litorale di Casalborsetti con quattro colpi di pistola calibro 22. L'ipotesi è riportata sull'edizione di mercoledì de "Il Resto del Carlino". Il delitto si era consumato a pochi passi dalla spiaggia, nei pressi di un campo da basket, tra i bagni Adriatico e Oasi. Secondo le testimonianze, l'aggressore, descritto come uomo dalla carnagione chiara, capelli brizzolati e la barba, sulla quarantina, con maglia variopinta, era arrivato da piazza Primaro, il parcheggio che si trova tra i due stabilimenti. Quindi si è avvicinato al 46enne per sparargli da distanza ravvicinata, appena oltre il muretto di cemento che a quel punto li separava. Sei, anzichè quattro come riferito in un primo momento, i colpi calibro 22 (tra schiena, braccio e nuca).

L'identikit

Capelli lunghi, incolti e brizzolati. Alto tra i 170 e 180 centimetri, carnagione chiara, con un accenno di barba. Tra i 40 ed i 50 anni. Questo l'identikit tracciato all'epoca dei fatti dai Carabinieri del comando provinciale di Ravenna. L'immagine è stata elaborata dai reparti specialistici dei Ris di Parma e Ravenna. Il procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, aveva definito fin dall'inizio "un caso molto complicato".

Omicidio di Casalborsetti, si cerca l'arma del delitto (foto Argnani)

Omicidio in spiaggia a Casalborsetti (foto Argnani)

"Igor"

Norbert Feher, 41 anni, è ricercato per gli omicidi del barista Davide Fabbri (avvenuto la sera del primo aprile a Riccardina di Budrio durante un tentativo di rapina), e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri, (assassinato una settimana dopo a Portomaggiore durante un controllo antibracconaggio nel quale era rimasto gravemente ferito il compagno di pattuglia, la guardia provinciale Marco Ravaglia). Ma per gli inquirenti ravennati ci sarebbe lui dietro la morte di Salvatore Chianese, la guardia giurata uccisa il 30 dicembre del 2015 in una cava tra Savio e Fosso Ghiaia.

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