L'omicidio di Sabrina Blotti a Cesena è il cinquantacinquesimo caso di delitto nel 2012 che vede una donna perdere la vita. Nel 2010 furono 127, mentre l'anno successivo 137. Numeri impressionanti, ai quali corrispondono donne, le loro vite i loro nomi. “Il femicidio non è una sottocategoria dell'omicidio- dichiara Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa- ma un vero e proprio modello di pensiero, quello che genericamente implica il possesso della persona amata”.

Bagnara parla di “atto finale che il genere maschile agisce contro quello femminile, quando la violenza già si è manifestata da tempo, in varie forme sia psicologiche che fisiche, quando la donna vittima di continue persecuzioni non trova scampo al suo aguzzino”. “I media li segnalano come omicidi passionali, raptus, amori sbagliati, gelosi – continua il presidente di Linea Rosa -. Noi vogliamo sottolineare ancora una volta quanto invece il femicidio sia da imputare ad una matrice culturale, l’atto finale che il genere maschile agisce contro il genere femminile, quando l’esecutore non accetta che la vittima si ribelli alle sue imposizioni.”

Linea Rosa, che da oltre 20 anni opera al fianco delle donne che vogliono uscire dalla violenza, vuole ricordare a tutte coloro che cercano aiuto che possono rivolgersi allo 0544 216316, le nostre sedi operano sul territorio di Ravenna Russi e Cervia. Esiste anche un numero nazionale gratuito, il 1522, di cui Linea Rosa dal 2007 è un centro pilota. Uscire dalla violenza si può.