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Cronaca

Omicidio di Giulia, Cagnoni in carcere: "Non sono geloso, lo era l'altro"

La separazione? Sarebbe stato il marito a chiederla e non la moglie. E lui non si definisce geloso, ma lo sarebbe stato il nuovo compagno

La separazione? Sarebbe stato il marito a chiederla e non la moglie. E lui non si definisce geloso, ma lo sarebbe stato il nuovo compagno di sua moglie. E' quanto avrebbe detto Matteo Cagnoni, il dermatologo ravennate accusato dell'omicidio della moglie Giulia Ballestri, ad un consigliere regionale della Lega Nord toscana, Jacopo Alberti, che l'ha visitato in carcere a Sollicciano. Davanti all'esponente politico, l'unico accusato per la morte di Giulia Ballestri è tornato a ribadire la sua innocenza, sostenendo che aveva già accettato la relazione extraconiugale della moglie da circa un anno e che, appunto, era stato lui a volere a quel punto la separazione. Secondo quanto pubblicato dai quotidiani locali – riporta l'Ansa - Cagnoni aveva chiesto come condizione per la separazione consensuale un impegno della moglie affinché non si vedesse col nuovo compagno fino a separazione avvenuta. Emerge inoltre che il giorno prima dell'omicidio, l'investigatore privato che Cagnoni aveva sguinzagliato su quella che riteneva un'infedeltà della moglie, gli aveva mostrato le foto della 39enne e del nuovo compagno, assieme.

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