Massacrata a bastonate, Cagnoni non aveva assunto cocaina

Arrivano i primi riscontri dalla perizia sui graffi trovati sul volto di Matteo Cagnoni, il dermatologo accusato di aver ucciso il 16 settembre scorso con dieci bastonate nella villa liberty di via Padre Genocchi la moglie Giulia Ballestri. Dalla consulenza medico legale, affidata dal pubblico ministero Cristina D’Aniello ai professori Franco Tagliaro e Federica Bortolotti, è emerso un solo graffio sospetto, all'altezza del petto. Si tratta di un'escoriazione che ha le somiglianze di un graffio alla mano. Ma su quest'ultimo elemento i medici non vanno oltre. 

Altre ecchimosi sono compatibili con le diverse cadute e il passaggio tra i rovi durante il tentativo di sfuggire alla cattura della Polizia nella nottata del 19 settembre scorso. Quindi su quest'ultimi elementi Cagnoni non ha mentito. Le novità sul primo esito degli esami è stata resa nota nell'edizione di mercoledì del "Corriere Romagna" e del "Resto del Carlino". Gli accertamenti hanno inoltre escluso che il dermatologo avesse assunto cocaina negli ultimi mesi e che ne facesse un uso costante.

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<<CHI E' MATTEO CAGNONI: COSI' SI RACCONTAVA IL DERMATOLOGO>>
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<<IL DOLORE DEI FAMILIARI: UN AFFETTO COMMUOVENTE>>
<<POSSIBILE VIOLENZA: SI ATTENDE L'AUTOPSIA>>
<<L'AUTOPSIA: DIECI BASTONATE>>
<<LE INDAGINI: LE TELECAMERE IMMORTALANO UN'AUTO>>
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<<L'ULTIMO SALUTO: FUNERALI IN FORMA PRIVATA>>
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<<TROVATO IL CELLULARE: SI CERCANO RISPOSTE>>
<<IL RETROSCENA: CAGNONI SVENDETTE I BENI>>
<<IL MOMENTO DI PREGHIERA: IN CENTINAIA IN CHIESA>>
<<LE INDAGINI: LA TESTIMONIANZA DI UN TASSISTA>>
<<ALTRI ELEMENTI: TROVATE IMPRONTE SUL SANGUE>>
<<NUOVE ACCUSE: INDAGATO IL PADRE DI CAGNONI>>